Quito, 4 novembre 2025 – Le forze armate dell’Ecuador hanno condotto un’importante operazione militare nella provincia di Azuay, nel sud del Paese, distruggendo dodici ettari di miniere illegali di oro e altri minerali preziosi. L’intervento ha visto l’impiego combinato di bombardamenti aerei e azioni di terra, finalizzate a smantellare le attività criminali gestite dalle cosiddette mafie minerarie che controllano la zona.
L’operazione militare contro le miniere illegali in Ecuador
Secondo quanto comunicato dal ministero della Difesa ecuadoriano, circa 1.500 militari sono stati coinvolti nell’azione che ha portato alla distruzione di campi base, alla chiusura degli ingressi illegali delle miniere sotterranee e allo smantellamento di centri logistici utilizzati dalle organizzazioni criminali. L’operazione rappresenta un duro colpo alle mafie che minacciano la sicurezza nazionale e la stabilità delle comunità locali.
Il coinvolgimento delle organizzazioni criminali
Le autorità hanno indicato che nella regione erano attive gang come i Los Choneros, la più antica banda criminale dell’Ecuador, coinvolta in traffici illeciti quali estorsioni, traffico di armi e droga. Secondo il ministero, queste organizzazioni usano l’oro estratto illegalmente per il riciclaggio di denaro e per finanziare ulteriori attività criminali, aggravando problemi ambientali quali la deforestazione, l’inquinamento dei corsi d’acqua e la perdita di biodiversità.
L’intervento militare si inserisce nel contesto di un più ampio sforzo del governo ecuadoriano per contrastare il narcotraffico e la criminalità organizzata che in anni recenti hanno radicalmente modificato la situazione di sicurezza interna, con ripercussioni significative sull’ordine pubblico e sull’economia del Paese.
Le attività illegali nelle miniere rappresentano dunque una delle molteplici sfide che l’Ecuador sta affrontando per tutelare il proprio territorio e garantire la sicurezza dei cittadini.

