Roma, 26 dicembre 2025 – In due operazioni distinte, i militari israeliani hanno prestato soccorso a due cittadini israeliani entrati nell’Area A della Cisgiordania, zona sotto il controllo dell’Autorità Nazionale Palestinese dove, per legge, è vietato l’ingresso a israeliani. Lo riferisce il Times of Israel.
Le operazioni di soccorso
Nel primo episodio, un agente della Polizia di Frontiera israeliana ha raggiunto un’auto guidata da un’autista palestinese nelle vicinanze dell’insediamento di Kiryat Arba, adiacente alla città di Hebron. Dopo ore di ricerche e grazie al supporto delle telecamere di sicurezza, le forze israeliane hanno localizzato la donna israeliana che non rispondeva più al telefono, trovandola presso il compagno palestinese a Yatta, nei pressi di Hebron.
In un secondo intervento, le truppe israeliane hanno estratto un uomo israeliano che si era recato a pregare presso la Tomba di Giuseppe nella città palestinese di Nablus, nel nord della Cisgiordania.
Entrambe le località si trovano nell’Area A, territorio in cui l’Autorità Nazionale Palestinese esercita controllo civile e di sicurezza, come stabilito dagli Accordi di Oslo del 1993. Tuttavia, la legge israeliana proibisce l’ingresso ai cittadini israeliani in queste zone. Negli ultimi giorni, diversi israeliani sono stati evacuati da queste aree, incluso il caso di una donna che ha denunciato un rapimento, ritrovata poi dalle forze di sicurezza palestinesi.
Contesto di tensione nella Cisgiordania
La Cisgiordania è un territorio conteso, parzialmente amministrato dall’Autorità Nazionale Palestinese e parzialmente sotto controllo israeliano, con particolare presenza militare e colonie israeliane nelle aree designate come C. Dopo il cessate il fuoco a Gaza del gennaio 2025 e la tregua tra Israele e Hamas, la regione ha vissuto un’escalation di violenze e tensioni.
Negli ultimi mesi, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno arrestato coloni israeliani responsabili di attacchi contro villaggi palestinesi vicino a Nablus, denunciando episodi di violenza senza precedenti. Il presidente israeliano Yitzhak Herzog ha definito “scioccanti e gravi” questi attacchi di coloni, sottolineando la necessità di azioni decise contro la violenza e a sostegno delle forze di sicurezza.
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