Krasnodar, 17 dicembre 2025 – Un attacco con droni ucraini ha colpito una raffineria di petrolio nella regione di Krasnodar, a pochi chilometri dalla Crimea, provocando esplosioni e incendi. Nell’azione sono state danneggiate anche linee elettriche ad alta tensione, causando blackout estesi a decine di migliaia di residenti. Lo riferiscono fonti ucraine e russe, con il Kyiv Independent che ha diffuso immagini video delle fiamme che hanno avvolto la struttura industriale.
L’attacco alla raffineria con i droni
Secondo quanto riportato dal Quartier Generale Operativo del Territorio di Krasnodar, l’attacco con droni ha compromesso due linee elettriche ad alta tensione, determinando la sospensione dell’erogazione di energia per oltre 38.000 persone. Al momento dell’ultimo aggiornamento, circa 13.000 utenze risultavano ancora prive di corrente. Due persone sono state ferite a seguito della caduta di detriti provenienti dai droni. Il canale Telegram Exilenova Plus ha inoltre pubblicato un video che mostra chiaramente la raffineria di Slavyansk-na-Kuban avvolta dalle fiamme.
Il Ministero della Difesa russo ha annunciato di aver abbattuto 31 droni ucraini durante la notte nel territorio di Krasnodar, parte di un totale di 94 dispositivi intercettati in varie regioni. Le autorità di Mosca hanno confermato che l’incendio nella raffineria di Afipsky, sempre nel Krasnodar, è stato domato, precisando che i serbatoi principali non hanno subito danni. Kiev non ha rilasciato al momento commenti ufficiali sull’operazione.
I droni ucraini neutralizzati
Il ministero della Difesa russo ha comunicato che nella notte le forze di difesa aerea hanno neutralizzato complessivamente 94 droni ucraini diretti verso diverse aree della Federazione Russa, inclusi i bacini del Mar d’Azov e del Mar Nero. Secondo quanto riferito da Mosca, la caduta dei detriti dei velivoli abbattuti ha provocato il ferimento di due persone nel distretto di Slavyansk, nella regione di Krasnodar.
Le autorità hanno inoltre segnalato danni a edifici privati nella regione di Voronezh. Attraverso un messaggio diffuso sul proprio canale Telegram, il ministero ha fornito una ripartizione dettagliata degli abbattimenti: 31 droni sarebbero stati intercettati nel territorio di Krasnodar, 22 nella regione di Rostov e 10 in quella di Voronezh. Altri 8 velivoli sono stati distrutti rispettivamente sopra la regione di Saratov e sulle acque del Mar d’Azov e del Mar Nero, mentre 4 sono stati abbattuti nella regione di Volgograd e 3 in quella di Bryansk.
Mosca non ha fornito ulteriori dettagli sull’origine dei droni né su eventuali ripercussioni operative dell’attacco.
Contesto e sviluppo del conflitto
L’attacco rientra nella strategia ucraina di colpire infrastrutture militari ed energetiche russe per indebolire la capacità bellica di Mosca, che prosegue l’invasione su vasta scala iniziata nel febbraio 2022. Krasnodar è un importante centro industriale russo situato nella pianura ciscaucasica, con rilevanti attività legate alla raffinazione del petrolio e a industrie manifatturiere. La regione ha già subito in passato diversi attacchi con droni ucraini, segno della crescente capacità di Kiev di proiettare la sua azione oltre il fronte orientale.
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