Un nuovo capitolo di tensione si apre nel cuore dell’Europa orientale, con la Polonia che denuncia ripetute incursioni di droni russi nel proprio spazio aereo. A confermare la natura intenzionale di questi attacchi è stato Ignacy Niemczycki, vice ministro presso la Cancelleria del premier polacco Donald Tusk, intervenuto al Consiglio Affari Generali a Bruxelles.
Incursioni di droni russi: una minaccia ibrida alla NATO
Secondo Niemczycki, l’episodio non rappresenta un errore o un caso isolato, ma piuttosto una parte di una più ampia strategia di minaccia ibrida russa. “L’incursione dei droni russi nello spazio aereo polacco è stata un atto intenzionale. È successo almeno 19 volte di notte e alcuni droni sono stati lanciati dalla Bielorussia”, ha spiegato il vice ministro. La Polonia ha già confermato casi di incendi dolosi ispirati dal GRU sul proprio territorio e in altri Stati membri dell’Unione Europea, accompagnati da diffuse campagne di disinformazione online in tutto il continente.
Reazioni internazionali e iniziative NATO
La Casa Bianca ha espresso pieno sostegno alla Polonia, con l’ambasciatrice statunitense all’Onu, Dorothy Camille Shea, che ha annunciato consultazioni con gli alleati della Nato in base all’Articolo 4 del Trattato Atlantico, sottolineando che gli Stati Uniti difenderanno “ogni centimetro di territorio NATO”. Anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha definito “pericoloso e inaccettabile” quanto accaduto, annunciando il lancio della missione “Eastern Sentry” per rafforzare la difesa lungo il fianco orientale dell’Alleanza, con il coinvolgimento di diversi Paesi membri tra cui Danimarca, Francia, Regno Unito e Germania.
Dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, la vice Segretaria Generale Rosemary DiCarlo ha evidenziato come le incursioni mettano a rischio i recenti sforzi diplomatici per porre fine alla guerra in Ucraina e aumentino il rischio di escalation nella regione. Il segretario di Stato polacco Marcin Bosacki ha ribadito che “solo il rispetto della sovranità territoriale può aprire la via alla pace”.
Il premier polacco Donald Tusk, in un clima di massima allerta, continua a sottolineare l’importanza del coinvolgimento di Kiev nei negoziati di pace, respingendo ogni tentativo di modifica forzata dei confini ucraini da parte della Russia.






