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Home Esteri

Polonia limita il traffico aereo dopo incursioni di droni russi, chiesto vertice Onu

Dopo l’incursione di droni russi nello spazio aereo polacco, Varsavia rafforza la sicurezza ai confini e chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza ONU

by Marco Viscomi
11 Settembre 2025
Il segretario generale della Nato Mark Rutte chiede di potenziare la difesa alleata dopo l'attacco dei droni russi in Polonia

Il segretario generale della Nato Mark Rutte chiede di potenziare la difesa alleata dopo l'attacco dei droni russi in Polonia | Shutterstock

Varsavia, 11 settembre 2025 – La Polonia ha deciso di limitare il traffico aereo lungo il suo confine orientale a seguito dell’intrusione di circa 20 droni russi nel suo spazio aereo. L’agenzia polacca per la navigazione aerea ha comunicato che ha adottato la misura, in vigore fino all’inizio di dicembre, per garantire la sicurezza nazionale.

Intrusione dei droni russi e risposta della Polonia

La notte scorsa, i droni russi hanno violato lo spazio aereo della Polonia ripetutamente, con almeno 19 passaggi confermati. La maggior parte degli apparecchi è stata abbattuta nel voivodato di Lublino, nella Polonia orientale, vicino al confine con Ucraina e Bielorussia. Il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha definito l’evento “un attacco deliberato” e ha ribadito il sostegno della Polonia, dell’UE e della NATO al popolo ucraino, sottolineando che non ci si farà intimidire da Mosca.

Le autorità polacche hanno identificato finora 15 droni e reperito resti di un missile di origine non identificata. Un drone ha causato danni materiali a una casa nella città di Wyryki Wola, senza feriti. Le forze di polizia hanno dispiegato 12.000 agenti per la ricerca e il recupero dei resti nelle aree interessate.

Reazioni internazionali e diplomatiche

La Polonia ha richiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere della violazione del suo spazio aereo, una convocazione che potrebbe tenersi già questo venerdì, come riferito da fonti diplomatiche. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che i droni non avevano obiettivi in territorio polacco e si è detto disponibile a consultazioni con Varsavia sull’accaduto.

La NATO ha risposto prontamente, con il segretario generale Mark Rutte che ha definito l’azione “sconsiderata” e ha assicurato che ogni centimetro del territorio dell’Alleanza sarà difeso. Il comandante supremo della NATO, generale Alexus Grynkewich, ha confermato l’attivazione di intercettori e sistemi di difesa, tra cui i missili Patriot tedeschi e aerei AWACS italiani.

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha condannato fermamente l’attacco russo, sottolineando il rischio per le vite umane in un Paese membro dell’UE e della NATO. Anche il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha espresso solidarietà alla Polonia, definendo l’azione “inaccettabile” e parte di una provocazione deliberata da Mosca.

Il presidente statunitense Donald Trump ha commentato in modo criptico la vicenda, chiedendo perché la Russia abbia violato lo spazio aereo polacco con i droni, suscitando reazioni contrastanti tra i leader occidentali. L’ambasciatore Usa presso la NATO, Matthew Whitaker, ha ribadito il sostegno agli alleati e l’impegno a difendere il territorio dell’Alleanza.

La richiesta polacca al Consiglio di Sicurezza

Il Ministero degli Esteri polacco ha annunciato la convocazione di una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, richiesta dalla Polonia stessa, in seguito all’intrusione nel proprio spazio aereo di circa 20 presunti droni russi. Con questa notizia, diffusa attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sulla piattaforma X, il Ministero ha sottolineato che l’incontro servirà a discutere della violazione dello spazio aereo nazionale da parte della Russia.

La decisione di chiedere un incontro straordinario è una risposta diretta all’episodio che ha visto il territorio polacco coinvolto in quella che viene definita una “violazione dello spazio aereo”. L’intrusione di droni russi, stimata in un numero di circa venti, rappresenta un gesto considerato molto grave da parte delle autorità di Varsavia, che hanno voluto portare la questione all’attenzione della comunità internazionale. La Polonia, Stato membro dell’Unione Europea, della NATO e delle Nazioni Unite, condivide confini sensibili con la Russia e altre nazioni dell’Europa orientale, rendendo la situazione geopolitica particolarmente delicata.

La risposta polacca e il ruolo della NATO

La recente incursione di droni russi nello spazio aereo polacco ha suscitato una forte reazione da parte delle autorità di Varsavia e degli alleati della NATO. Si tratta di un episodio che il presidente polacco Karol Nawrocki ha definito un “tentativo di mettere alla prova le nostre capacità e la nostra reattività”.

Karol Nawrocki, in visita alla base aerea militare di Poznań-Krzesiny, ha elogiato la prontezza dei militari, sottolineando come la Polonia abbia superato con successo sia la prova politica all’interno dell’Alleanza Nord Atlantica sia quella militare. “Vi ringrazio – ha detto rivolgendosi ai militari – perché abbiamo superato tutti questi test: sia la prova politica e di collaborazione all’interno della NATO, sia la prova militare: la vostra prontezza a rispondere alla provocazione russa“. Nawrocki presiederà nel pomeriggio una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale per valutare ulteriormente la situazione.

I droni russi, 19 in totale, sono stati intercettati e abbattuti dalla difesa aerea polacca, con la conferma del ritrovamento dei resti di almeno 15 velivoli senza pilota, principalmente nel voivodato di Lublino, nell’est del Paese. Un drone ha percorso fino a 300 chilometri all’interno del territorio polacco prima di essere neutralizzato. Un episodio che il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha definito “un attacco deliberato, non una semplice deviazione dalla rotta“.

La NATO ha risposto con rapidità e determinazione: il comandante supremo alleato, generale Alexus Grynkewich, ha confermato che per la prima volta velivoli dell’Alleanza hanno ingaggiato minacce all’interno dello spazio aereo NATO, con l’impiego anche di caccia polacchi, olandesi e sistemi di difesa come i Patriot tedeschi. Il segretario generale NATO, Mark Rutte, ha definito l’azione “sconsiderata” e ha ribadito l’impegno a difendere ogni centimetro del territorio alleato.

Tags: DroneMark RuttePoloniaprima paginaRussia

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