Roma, 21 settembre 2025 – Dopo il Portogallo e il Regno Unito, anche l’Australia è pronta ad annunciare oggi il riconoscimento unilaterale dello Stato di Palestina durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Lo riferisce il Times of Israel, citando un alto funzionario dell’amministrazione statunitense, che ha espresso contrarietà alla decisione, definendola “non utile”. Canberra, tuttavia, motiva la mossa con ragioni di politica interna. Al momento, l’ambasciata australiana a Gerusalemme non ha rilasciato commenti ufficiali.
L’impegno del Regno Unito e del Portogallo
Parallelamente, il Regno Unito, guidato dal primo ministro Keir Starmer, si appresta a formalizzare il riconoscimento dello Stato palestinese. Il vicepremier britannico David Lammy ha annunciato che la decisione sarà resa nota oggi, pur sottolineando che il riconoscimento sarà condizionato all’adozione da parte di Israele di misure sostanziali, come un cessate il fuoco a Gaza. I media britannici indicano che il governo si muoverà verso il pieno riconoscimento, nonostante le riserve di Israele, che ha definito la mossa una “ricompensa ad Hamas”.
Anche il Portogallo ha ufficializzato il proprio riconoscimento con una cerimonia prevista oggi alle 15:15 presso la rappresentanza permanente portoghese all’Onu, alla presenza del ministro degli Esteri Paulo Rangel e del presidente Marcelo Rebelo de Sousa.
La posizione dell’Australia sul riconoscimento della Palestina
L’Australia, sesto paese per estensione mondiale e membro del Commonwealth, con una popolazione di circa 26 milioni di abitanti, si appresta così a diventare il terzo paese occidentale a compiere questo passo oggi, dopo Regno Unito e Portogallo. La decisione segue una serie di annunci simili di altri Paesi, tra cui Canada, Malta e Finlandia, che stanno valutando il riconoscimento in occasione della stessa Assemblea Generale.
Attualmente, sono 149 gli Stati nel mondo che riconoscono ufficialmente lo Stato di Palestina, che rivendica la sovranità sulla Cisgiordania e sulla Striscia di Gaza, con Gerusalemme Est come capitale de iure e Ramallah come centro amministrativo de facto. La Palestina gode dello status di osservatore permanente presso l’Onu dal 2012 ed è riconosciuta da gran parte della comunità internazionale come Stato, nonostante rimangano significativi contrasti geopolitici sull’argomento.
In Europa, oltre a Spagna, Islanda e Irlanda, si aggiungono ora anche Francia, Regno Unito, Portogallo e altri Paesi che intendono ufficializzare il riconoscimento. L’Italia, invece, non figura tra questi.
La decisione dell’Australia si inserisce in un contesto globale in cui la questione israelo-palestinese continua a essere uno dei temi più delicati e divisivi della politica internazionale, con una crescente pressione da parte delle democrazie occidentali per spingere verso una soluzione a due Stati.






