Anchorage, 16 agosto 2025 – A poche ore dal summit di alto profilo tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il Presidente russo Vladimir Putin, sono stati ritrovati documenti del Dipartimento di Stato USA lasciati su una stampante pubblica in un hotel di Anchorage, in Alaska. L’incidente ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e la gestione delle informazioni riservate in occasione di un incontro diplomatico cruciale.
Documenti sensibili abbandonati su una stampante pubblica in Alaska
Gli otto fogli, contenenti dettagli riservati riguardanti la pianificazione del vertice, sono stati rinvenuti presso l’Hotel Captain Cook, situato a pochi chilometri dalla base militare Joint Base Elmendorf-Richardson, sede dell’incontro tra Trump e Putin. Tra i documenti si trovava un programma dettagliato della giornata, elenchi di partecipanti, numeri di telefono di funzionari governativi e persino un menu per il pranzo ufficiale, poi annullato.
Secondo le immagini acquisite da NPR, sette delle pagine erano state prodotte dall’Ufficio del Capo del Protocollo del Dipartimento di Stato. Il programma includeva anche indicazioni sulla pronuncia corretta dei nomi dei rappresentanti russi, e una descrizione del dono che Trump avrebbe voluto consegnare a Putin: una statua dell’Aquila americana da scrivania.
La sala pranzo avrebbe dovuto ospitare, accanto ai due leader, sei funzionari statunitensi tra cui il Segretario di Stato Marco Rubio, il Segretario alla Difesa Pete Hegseth e la Capo del personale della Casa Bianca Susie Wiles; mentre dalla parte russa erano attesi il Ministro degli Esteri Sergey Lavrov, il Ministro delle Finanze Anton Siluanov e il Ministro della Difesa Andrey Belousov.
Reazioni e implicazioni sulla sicurezza
Nonostante la natura sensibile dei documenti, la Casa Bianca ha minimizzato l’accaduto, dichiarando che l’abbandono dei fogli sulla stampante non costituisce una violazione della sicurezza. Tuttavia, l’episodio è stato oggetto di critiche da parte di esponenti politici e specialisti in sicurezza nazionale, che hanno definito l’incidente come un ulteriore segnale di disattenzione e incompetenza dell’amministrazione Trump.
Il Congresso e diversi esperti hanno ricordato che la presidenza Trump è stata già segnata da altre gravi falle di sicurezza, tra cui il cosiddetto “Signalgate” del marzo 2025, quando informazioni riservate su un’operazione militare in Yemen furono erroneamente inviate tramite una piattaforma di messaggistica a giornalisti e funzionari.
Il contesto del vertice Trump-Putin
Il summit, svoltosi presso la base militare in Alaska, rappresentava un tentativo di discutere la fine della guerra in Ucraina, entrata nel suo quarto anno dopo l’invasione russa del 2022. Entrambi i leader hanno annunciato “progressi significativi”, senza però arrivare a un accordo concreto per porre fine al conflitto.
L’incontro si colloca nel contesto della presidenza Trump, iniziata nel gennaio 2025 dopo una rielezione che lo ha visto tornare alla Casa Bianca, e della lunga leadership di Putin, attualmente in carica come Presidente della Federazione Russa dal 2012 con riconferme successive.
Questo vertice ha attirato un’attenzione globale, in ragione delle tensioni internazionali e delle implicazioni geopolitiche legate alla guerra in Ucraina e alle politiche energetiche e di sicurezza adottate da entrambi i paesi.
L’incidente dei documenti abbandonati sottolinea la delicatezza della gestione delle informazioni governative durante eventi diplomatici di alto livello, aprendo un dibattito sulla necessità di protocolli più rigorosi per la tutela della sicurezza nazionale.






