Kiev, 8 settembre 2025 – In un gesto che sottolinea la gravità della situazione in Ucraina, la premier Julija Svyrydenko ha accompagnato una delegazione di sessanta capi di missioni diplomatiche straniere presso la sede del governo di Kiev, recentemente colpita da un raid missilistico russo. L’attacco ha danneggiato i pavimenti del palazzo del Consiglio dei Ministri, attualmente in fase di ricostruzione, e rappresenta l’ennesimo segnale della persistente ostilità di Mosca.
La visita dei diplomatici al palazzo del governo
Durante la visita, la premier Svyrydenko, insieme al ministro degli Interni Ihor Klymenko e al ministro degli Esteri Andrii Sybiha, ha mostrato ai diplomatici le conseguenze materiali dell’attacco, sottolineando come la Russia “non abbia alcuna intenzione di perseguire la pace” e stia invece “deridendo apertamente gli sforzi diplomatici del mondo civilizzato”. La presenza dei rappresentanti stranieri è stata definita da Svyrydenko “un potente segnale di sostegno alla lotta per l’esistenza del Paese”.
Il ministro Klymenko ha ribadito la posizione ucraina riguardo agli attacchi e sabotaggi in corso, affermando che la Russia mira a proseguire l’aggressione e a indebolire la resistenza ucraina, in particolare attraverso attacchi continui contro infrastrutture civili e militari. Solo nel 2025, secondo i dati ufficiali, sono stati registrati oltre 55 mila attacchi contro obiettivi civili, con un’intensificazione particolarmente marcata nelle settimane dei recenti vertici diplomatici internazionali.
Il missile Iskander e la riconquista di territori
Fonti ucraine specializzate in difesa, come il sito Defense Express, hanno confermato che il raid su Kiev è stato effettuato non da un drone Shahed, come inizialmente ipotizzato, bensì da un missile da crociera tattico 9M727 Iskander, la cui testata però non è esplosa. Questo tipo di armamento sottolinea la capacità di precisione e il livello di minaccia rappresentato dagli attacchi russi.






