New York, 7 luglio 2025 – Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha annunciato in un’intervista rilasciata a CNBC di aver programmato un incontro con il suo omologo cinese nelle prossime settimane, un segnale importante nel contesto delle relazioni economiche tra le due maggiori potenze mondiali soprattutto in relazione ai Dazi Usa.
Dazi Usa: un passo verso la cooperazione economica
Nel corso dell’intervista, Bessent ha confermato che l’incontro con il rappresentante della Repubblica Popolare Cinese avverrà a breve, senza tuttavia fornire dettagli specifici sulla data o sul luogo dell’appuntamento. Questa comunicazione arriva in un momento cruciale per i rapporti tra Stati Uniti e Cina, due economie interconnesse ma spesso in tensione su temi come il commercio internazionale, i dazi e la politica monetaria.
Il segretario al Tesoro ha sottolineato l’importanza di costruire un dialogo efficace con la Cina, uno Stato che rappresenta la seconda economia mondiale per PIL nominale, con un prodotto interno lordo che nel 2022 ha superato i 20 trilioni di dollari. La Cina, guidata dal presidente Xi Jinping, detiene un ruolo strategico nel commercio globale e nella geopolitica, con una posizione consolidata anche all’interno di organismi multilaterali come il G20 e l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC).
Accordi commerciali in arrivo: qualità più che quantità
Oltre all’incontro con la controparte cinese, Scott Bessent ha anticipato che nelle prossime 48 ore saranno annunciati diversi accordi commerciali di rilievo. “Non è la quantità che conta, ma la qualità degli accordi”, ha dichiarato Bessent, evidenziando la volontà dell’amministrazione Trump di perseguire intese strategiche che possano favorire una crescita sostenibile e stabile per l’economia americana.
Bessent, in carica dal 28 gennaio 2025 come 79° segretario al Tesoro sotto la presidenza di Donald Trump, è un imprenditore e gestore di hedge fund con una lunga esperienza nel settore finanziario. Laureato in scienze politiche presso l’Università di Yale, ha ricoperto ruoli di rilievo come chief investment officer presso il Soros Fund Management e ha fondato la società di investimento Key Square Group. È noto anche per la sua posizione favorevole a una politica economica che include l’imposizione di dazi, in linea con l’agenda commerciale della seconda amministrazione Trump.
La combinazione tra l’imminente incontro con la Cina e gli accordi commerciali annunciati indica una strategia mirata a rafforzare la diplomazia economica degli Stati Uniti, puntando su collaborazioni selettive che possano bilanciare competizione e cooperazione con Pechino. La Cina, con la sua vasta popolazione di oltre 1,4 miliardi di abitanti e la sua influenza crescente nel panorama economico globale, rimane un interlocutore imprescindibile per la politica economica statunitense.
L’attesa per l’esito di queste iniziative è alta, considerando l’importanza del Tesoro americano nel definire politiche fiscali, gestire il debito nazionale e coordinare le sanzioni economiche, oltre che nel condurre la diplomazia in ambito commerciale. Il dialogo diretto con la Cina potrebbe contribuire a stabilire nuove regole e accordi che influenzeranno l’andamento dei mercati globali e le relazioni geopolitiche nei prossimi mesi.






