Secondo gli analisti americani, i consumatori colpiti da dazi risparmieranno principalmente su media e intrattenimento riducendo così i profitti di Hollywood
Il settore dell’intrattenimento americano, e in particolare Hollywood, si trova in un momento di crescente preoccupazione a causa dell’introduzione di dazi sui prodotti importati dall’amministrazione Trump. Anche se i film e i contenuti audiovisivi non sono colpiti direttamente da queste tariffe, gli esperti avvertono che gli effetti indiretti potrebbero rivelarsi devastanti per l’intera industria. Con i consumatori già alle prese con un clima economico incerto, il timore è che la spesa per media e intrattenimento venga drasticamente ridotta.
Impatti economici sui profitti di Hollywood
Secondo un’analisi pubblicata dalla rivista Variety, l’industria cinematografica americana potrebbe subire un duro colpo non tanto per i costi diretti associati ai dazi, quanto per le conseguenze economiche che ne derivano. Gli esperti prevedono che la debolezza della spesa dei consumatori, unita a una diminuzione dei budget pubblicitari, possa tradursi in un calo dei profitti per le aziende di Hollywood. “I dazi non causeranno molti danni diretti“, ha commentato Matthew Dolgin, analista azionario senior di Morningstar. Tuttavia, ha sottolineato che la maggior parte delle aziende del settore “fa affidamento direttamente sulla spesa dei consumatori“, e una contrazione in questo ambito potrebbe ostacolare notevolmente gli affari.
Riduzione della spesa dei consumatori
CJ Bangah, responsabile del settore telecomunicazioni, media e tecnologia di PwC, ha evidenziato che i consumatori tendono a ridurre le spese proprio nei settori meno necessari in tempi di crisi, e l’intrattenimento è spesso tra le prime voci a subire tagli. La preoccupazione è che, mentre i costi di produzione rimangono invariati, i costi finali per il consumatore possano aumentare, portando a una minore affluenza nei cinema e a una riduzione degli abbonamenti ai servizi di streaming.
Cambiamenti nel sentiment del pubblico
Ma gli effetti economici non si fermano qui. Con un calo previsto della spesa pubblicitaria, che rappresenta una parte significativa dei ricavi per molte aziende di media, Hollywood potrebbe trovarsi davanti a un “doppio colpo“. In effetti, una crisi economica comporterebbe sia un abbassamento della spesa da parte dei consumatori che una riduzione degli investimenti pubblicitari. “Le aziende che non tagliano il marketing in una crisi ottengono risultati molto migliori di quelle che lo fanno“, ha affermato Bangah, suggerendo che mantenere alta la qualità dei contenuti e delle esperienze offerte ai consumatori è cruciale per affrontare questo momento difficile.
Oltre agli impatti economici, si sta anche sviluppando un cambiamento nel sentiment del pubblico nei confronti dei contenuti americani. Maggie Switek, economista e direttrice senior della ricerca presso il Milken Institute, ha avvertito che l’atteggiamento nei confronti dei film e dei media americani potrebbe cambiare in Europa, dove i cittadini stanno già affrontando le conseguenze delle tariffe. “È troppo presto per dire quali potrebbero essere gli effetti a lungo termine di questi cambiamenti di sentimento“, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di monitorare l’opinione pubblica per valutare le future prospettive di Hollywood.
In un contesto già difficile, Hollywood si trova a dover affrontare nuove sfide. Le aziende del settore dovranno necessariamente adattarsi a un panorama in evoluzione, cercando soluzioni innovative per mantenere il loro pubblico e sostenere i propri profitti. L’industria dell’intrattenimento, da sempre un riflesso della società e della sua economia, è ora costretta a navigare attraverso acque tempestose, mentre la pressione economica e i cambiamenti nel sentiment dei consumatori pongono interrogativi sul futuro.






