Un nuovo e significativo cambiamento nelle valutazioni dell’intelligence europea emerge dalla Danimarca, che per la prima volta definisce gli Stati Uniti come una “minaccia alla sicurezza nazionale”. La svolta è contenuta nel rapporto annuale 2025 del Servizio di Intelligence della Difesa Danese (Ddis), pubblicato ieri e ampiamente riportato da media internazionali quali Politico.com e Cnn.
Il rapporto: USA minaccia alla sicurezza nazionale della Danimarca
Secondo il documento, la percezione negativa verso Washington nasce dalle politiche adottate dall’amministrazione Trump nell’ultimo anno. Il rapporto denuncia un crescente orientamento degli Stati Uniti a “dare priorità esclusiva ai propri interessi”, avvalendosi della loro potenza economica e tecnologica come strumenti di pressione e potere anche nei confronti di alleati tradizionali.
“Gli Stati Uniti usano il potere economico, anche sotto forma di minacce di dazi elevati, per imporre la propria volontà e non escludono più l’uso della forza militare, anche contro gli alleati”, si legge in modo esplicito nel rapporto. La denuncia fa riferimento anche al tentativo statunitense di acquisire la Groenlandia, azione che ha suscitato particolare preoccupazione in Danimarca.
Contesto e implicazioni
Le tensioni evidenziate dal rapporto danese si inseriscono in un contesto internazionale complesso, caratterizzato da un approccio statunitense percepito come sempre più unilaterale e assertivo, con ripercussioni dirette nei rapporti con gli alleati europei e nelle dinamiche di sicurezza globale. Il documento del Ddis rappresenta una novità significativa nel panorama dell’intelligence occidentale, segnando una linea nuova nella valutazione delle relazioni transatlantiche.






