Stoccolma, 25 settembre 2025 – La Danimarca si trova a fare i conti con una nuova minaccia alla sicurezza nazionale dopo la serie di avvistamenti di droni nei pressi di cinque aeroporti danesi, registrati tra ieri notte e la mattina di oggi. Un fenomeno che il governo definisce come parte di un più ampio contesto di attacchi ibridi, che includono sabotaggi e attacchi informatici, e che richiede una risposta coordinata a livello europeo e internazionale.
L’avvistamento dei droni e la risposta danese
Nella notte tra il 24 e il 25 settembre, la polizia danese ha ricevuto segnalazioni di droni vicino agli aeroporti di Aalborg, Billund, Esbjerg, Soenderborg e Skrydstrup. In particolare, alle 4:21 di questa mattina è stato chiuso per un’ora lo spazio aereo dell’aeroporto di Billund, nel centro del Paese. Altri avvistamenti si sono verificati nelle ore precedenti, causando la temporanea chiusura e la deviazione di numerosi voli.
Il ministro della Difesa danese, Troels Lund Poulsen, ha sottolineato in conferenza stampa che, sebbene le forze armate abbiano la capacità di abbattere i droni, nei casi recenti non è stata intrapresa alcuna azione di questo tipo a causa della mancanza di strumentazioni adeguate per colpire obiettivi così piccoli. «La tecnologia si sviluppa in continuazione» ha dichiarato, evidenziando l’importanza di investire in nuove tecnologie per identificare e neutralizzare efficacemente tali minacce.
Inoltre, il ministro ha precisato che non esistono ad oggi prove che colleghino direttamente la Russia a questi episodi, pur definendo l’attacco come opera di un «attore professionista» e di natura sistematica e ibrida. Questi eventi si inseriscono in un contesto più ampio di tensioni legate al conflitto in Ucraina, da cui la Danimarca intende trarre preziose lezioni.
Lezione dall’Ucraina e cooperazione internazionale
Il ministro della Giustizia, Peter Hummelgaard, ha commentato che sabotaggi e attacchi ibridi sono ormai una realtà sempre più radicata in Europa e che la Danimarca sta lavorando a stretto contatto con partner internazionali per fronteggiare questa nuova modalità di minaccia. «Il periodo in cui chiunque poteva usare un drone liberamente senza registrazione è finito», ha aggiunto, annunciando l’intenzione del governo di introdurre nuove leggi più specifiche per regolamentare l’uso dei droni sul territorio nazionale.
Il riferimento alle esperienze maturate nel conflitto ucraino è stato ribadito dal ministro della Difesa Lund Poulsen, che ha sottolineato come la rapida evoluzione delle tattiche e delle tecnologie imponga un costante adattamento. La collaborazione con l’Ucraina, che ha acquisito grande esperienza nella difesa dai droni, viene considerata fondamentale per rafforzare la capacità europea di risposta.
Le autorità danesi intendono lavorare all’interno della cornice della Nato e dell’Unione Europea per potenziare le difese contro le minacce provenienti dal cielo, in un momento in cui l’intera regione europea è chiamata ad affrontare un contesto di sicurezza sempre più complesso e dinamico.
Mosca nega ogni legame con i droni in Danimarca
La Russia respinge con decisione le accuse di un suo presunto coinvolgimento nella vicenda dei droni che hanno portato alla chiusura dell’aeroporto danese di Aalborg e di altri quattro scali nel Paese.
In una nota ufficiale, l’ambasciata russa in Danimarca ha definito «assurde speculazioni» le ipotesi circolate, sottolineando l’estraneità di Mosca agli incidenti segnalati nello spazio aereo danese.
La posizione russa è stata riportata dall’agenzia Tass, in risposta alle preoccupazioni emerse a Copenaghen dopo la denuncia del rilevamento di droni nei pressi delle strutture aeroportuali.
Potrebbe interessarti anche questo articolo: Drone sequestrato vicino all’aeroporto di Oslo, la polizia: “Operato da straniero”






