Damasco, 29 agosto 2025 – Nuove violazioni dei diritti umani sono state denunciate dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria contro la comunità alawita nella periferia di Damasco. Le segnalazioni riguardano espulsioni sistematiche di famiglie alawite dal quartiere di Somariye, uno degli ultimi rifugi per questa minoranza che storicamente è stata associata al regime di Bashar al-Assad, recentemente rovesciato.
Espulsioni forzate nel quartiere di Somariye
Fonti interne all’Osservatorio riferiscono che da giorni vi sono stati ingressi armati nelle abitazioni alawite da parte di miliziani filo-governativi. Questi uomini armati avrebbero intimato agli abitanti di lasciare le proprie case entro 48 ore, spesso sostituendoli con parenti sunniti, negando agli alawiti il diritto di abitare negli appartamenti. In numerosi casi, gli occupanti sono stati costretti a esibire i documenti di proprietà, alcuni dei quali sono stati pubblicamente strappati, in particolare quelli rilasciati prima del crollo del regime di Assad avvenuto lo scorso 8 dicembre 2024.
Questi episodi si inseriscono in un contesto di tensione crescente, soprattutto dopo che la Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha confermato il coinvolgimento di milizie filogovernative nei massacri di civili alawiti commessi nella zona costiera siriana lo scorso marzo. La comunità alawita, che appartiene alla galassia dello sciismo e da decenni è stata identificata con la famiglia Assad, ora si trova sempre più esposta a discriminazioni e violenze.
Situazione simile a Mezze 85 e contesto generale
L’Osservatorio aveva già documentato nelle settimane precedenti espulsioni analoghe nel quartiere di Mezze 85, anch’esso a Damasco, noto per ospitare molte famiglie alawite legate ai servizi di sicurezza del precedente regime. Questi eventi si sommano alle difficili condizioni di un Paese che sta attraversando una fase di transizione politica e sociale molto delicata, con le nuove autorità siriane impegnate a stabilizzare il territorio dopo la caduta di Assad.
Nel frattempo, la comunità internazionale continua a monitorare la situazione umanitaria in Siria, dove permangono forti tensioni tra diverse fazioni e gruppi etnici, e dove le violenze non sembrano arrestarsi, specialmente nelle aree periferiche di Damasco e nelle regioni costiere. Le organizzazioni umanitarie denunciano inoltre il continuo saccheggio degli aiuti umanitari, aggravando ulteriormente le condizioni di vita della popolazione civile.






