Washington, 23 dicembre 2025 – La recente pubblicazione da parte del Dipartimento di Giustizia statunitense di oltre 30.000 pagine di documenti legati al caso Jeffrey Epstein ha rivelato nuovi dettagli su una rete complessa di relazioni che coinvolgono figure di spicco della politica e dell’aristocrazia internazionale. Tra i materiali emersi, spiccano alcune email finora inedite scambiate tra Ghislaine Maxwell e un interlocutore indicato come “A”, identificato come l’“uomo invisibile” che scrive dalla residenza estiva della famiglia reale britannica, Balmoral.
Le email da Balmoral e il sospetto sul principe Andrea
Secondo quanto riportato dal Guardian, l’email inviata nell’agosto del 2001 da “A” a Maxwell è particolarmente significativa. In essa, l’uomo scrive: “Sono qui al Balmoral Summer Camp per la famiglia reale. Come va a Los Angeles? Mi hai trovato qualche nuova amicizia poco raccomandabile? Fammi sapere quando vieni, perché sono libero dal 25 agosto al 2 settembre e vorrei andare in un posto al caldo con persone divertenti prima di dovermi rimettere seriamente al lavoro per l’autunno”. Maxwell risponde con una nota apparentemente innocua: “Mi dispiace deluderti, ma la verità va detta. Sono riuscita a trovare solo amici perbene”. La replica di “A” è di sorpresa e aggiunge dettagli personali come la perdita del cameriere personale e il suo abbandono della Royal Navy.
Questo scambio di email ha alimentato le ipotesi secondo cui “A” potrebbe essere Andrew Mountbatten-Windsor, l’ex principe Andrea, fratello del re Carlo III, che ha effettivamente lasciato la Royal Navy nel 2001. Un sospetto che si inserisce nel più ampio contesto delle accuse e delle indagini che vedono il Duca di York coinvolto nel caso Epstein, con accuse di aver ignorato gli abusi sessuali perpetrati dall’amico finanziere su giovani donne e di aver beneficiato della loro compagnia.
I viaggi di Donald Trump sul jet di Epstein
Tra i documenti rilasciati, spiccano anche nuove affermazioni relative a Donald Trump. Una email del gennaio 2020, intitolata “RE: Registri di volo di Epstein”, indica che Trump avrebbe viaggiato sul jet privato di Epstein almeno otto volte tra il 1993 e il 1996, molto più di quanto precedentemente noto. In quattro di questi voli era presente anche Maxwell e in uno viaggiava con una donna di vent’anni, circostanza che aggiunge ulteriori elementi alla complessa rete di rapporti tra l’ex presidente e il finanziere.
Tuttavia, il Dipartimento di Giustizia ha invitato alla cautela nell’interpretazione di alcuni documenti, soprattutto quelli che contengono affermazioni false e sensazionalistiche contro Trump. In una dichiarazione pubblicata su X (ex Twitter), il Dipartimento ha sottolineato che tali affermazioni sono infondate e che, se fossero credibili, sarebbero già state utilizzate contro l’ex presidente. Nonostante ciò, in un’ottica di trasparenza, i documenti sono stati pubblicati rispettando le tutele per le vittime di Epstein.
Il patrimonio documentale e le implicazioni politiche
Il rilascio di oltre 11.000 nuovi file, che includono comunicazioni interne del Dipartimento di Giustizia, documenti dell’FBI, citazioni in giudizio e materiale relativo alla morte di Epstein nel 2019, rappresenta il più vasto insieme di prove mai reso pubblico finora. Questo materiale contribuisce a delineare un quadro complesso di relazioni tra Epstein, Maxwell, personalità politiche, esponenti dell’aristocrazia e celebrità internazionali.
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