Santiago del Cile, 3 agosto 2025 – Sale a quattro il bilancio delle vittime del tragico crollo nella miniera di El Teniente, il più grande giacimento sotterraneo di rame al mondo, situato in Cile. Nelle prime ore di oggi, le squadre di soccorso hanno rinvenuto altri due corpi nelle stesse condizioni estreme e in un terreno ancora instabile, a pochi metri dal primo cadavere recuperato ieri pomeriggio.
Ricerche e aggiornamenti sulle vittime
La notizia è stata ufficialmente confermata dal procuratore regionale di O’Higgins, Aquiles Cubillos, il quale ha precisato che le identità delle nuove vittime non sono ancora state confermate, ma che le famiglie sono già state avvisate. I corpi sono stati trovati nella stessa zona dove era stato recuperato il cadavere di Gonzalo Núñez Caroca, la cui identità è stata ufficialmente accertata. Al momento, le operazioni di soccorso proseguono incessantemente sotto la guida delle squadre di emergenza di Codelco, la società statale proprietaria della miniera, con l’obiettivo di ritrovare gli altri due minatori ancora dispersi: Álex Araya Acevedo e Carlos Arancibia Valenzuela.
Cause dell’incidente e contesto
L’incidente è avvenuto giovedì scorso in seguito a un terremoto di magnitudo 4.2, evento che potrebbe essere stato causato dai lavori di perforazione in corso nella sezione sotterranea della miniera. Le condizioni del terreno rendono particolarmente difficili le operazioni di recupero e aumentano i rischi per le squadre di soccorso impegnate nel sito. La miniera di El Teniente, situata nella regione di O’Higgins, è un colosso dell’industria mineraria mondiale, essendo il più grande giacimento di rame operante sotto terra e un asset strategico per l’economia cilena.
Le autorità locali e la società Codelco continuano a monitorare la situazione con la massima attenzione, mentre la comunità nazionale e internazionale segue con apprensione gli sviluppi delle operazioni di soccorso.






