Pechino, 22 agosto 2025 – La Cina ha ribadito la propria posizione sulla crisi in Ucraina dopo le recenti critiche del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha dichiarato in un briefing quotidiano che la Repubblica Popolare si è sempre mostrata “aperta e trasparente” sul conflitto, mantenendo un approccio “oggettivo e giusto”, e ha confermato la disponibilità di Pechino a “svolgere un ruolo costruttivo” nel cercare una soluzione politica alla guerra tra Russia e Ucraina.
La risposta della Cina alle critiche di Zelensky
Le affermazioni di Mao Ning sono arrivate in risposta alle parole di Zelensky, che ha escluso la Cina dall’elenco dei Paesi che forniscono garanzie di sicurezza all’Ucraina, accusandola di non aver contribuito né alla prevenzione del conflitto nel 2022 né di aver preso misure quando la Russia ha annesso la Crimea nel 2014. La portavoce cinese ha sottolineato la necessità che “tutte le parti adottino una prospettiva di sicurezza comune, globale, cooperativa e sostenibile per promuovere la risoluzione politica della crisi ucraina”.
Queste dichiarazioni si inseriscono nel contesto delle recenti discussioni, rilanciate dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, che ha parlato del rilancio di una proposta del 2022 per la fornitura di garanzie di sicurezza all’Ucraina. Questa iniziativa coinvolgerebbe i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, inclusi Paesi occidentali, Russia e Cina.






