Mosca, 24 dicembre 2025 – In un contesto internazionale ancora segnato dalla complessa crisi ucraina e da importanti sviluppi nel settore spaziale, arrivano segnali di un possibile avvicinamento tra Russia e Stati Uniti sul futuro della questione ucraina. Parallelamente, la Russia prosegue con ambiziosi progetti nel campo dell’esplorazione spaziale, puntando a una nuova frontiera energetica lunare.
Russia e Usa: convergenze sulla crisi ucraina
Il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha dichiarato, in un’intervista all’agenzia Interfax, che Mosca e Washington condividono idee molto simili sull’esito possibile degli accordi per la soluzione della crisi in Ucraina. Pur sottolineando che non vi siano aspettative immediate di firma di un pacchetto di documenti, Ryabkov ha evidenziato un progresso significativo rispetto agli anni precedenti, in particolare rispetto al periodo antecedente all’arrivo dell’amministrazione Trump.
Queste dichiarazioni arrivano in un momento in cui la diplomazia internazionale resta attiva, anche se le posizioni di alcuni leader europei, come il premier ungherese Viktor Orbán, continuano a mostrare divergenze rispetto alla linea occidentale, criticando l’Unione Europea e auspicando la rimozione delle sanzioni contro la Russia.
Roscosmos: centrale elettrica lunare entro il 2036 e nuovo vertice
Nel settore spaziale, la Federazione Russa ha annunciato l’intenzione di costruire una centrale elettrica lunare entro il 2036, progetto realizzato dall’agenzia spaziale russa Roscosmos in collaborazione con il laboratorio scientifico Lavochkin. Questo impianto fornirà energia ai rover lunari e agli osservatori del programma lunare russo, oltre che alle infrastrutture della futura Stazione lunare scientifica internazionale, frutto di una cooperazione con la Cina e aperta ad altri Paesi.
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