Il Cairo, 11 dicembre 2025 – In un momento di crescente tensione nel Medio Oriente, il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha avuto una lunga conversazione telefonica con il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, durante la quale ha espresso profonde preoccupazioni riguardo la situazione in Cisgiordania. Abdelatty ha messo in guardia contro una possibile escalation delle violenze israeliane, che comprende “allarmanti violenze dei coloni e continue confische di terreni”.
La grave situazione in Cisgiordania e le richieste dell’Egitto
Il ministro Abdelatty ha sottolineato che la situazione in Cisgiordania “non è meno grave di quella di Gaza a causa della violenza israeliana”, rimarcando la necessità di un maggiore impegno internazionale volto ad alleviare le tensioni. Ha chiesto un rafforzamento del cessate il fuoco a Gaza e il ripristino della calma nella Cisgiordania, evidenziando come le politiche israeliane nei territori occupati rischino di aggravare ulteriormente la crisi.
Ha inoltre avvertito che la comunità internazionale ha “l’urgente responsabilità di intervenire per porre fine alle violazioni e prevenire un ulteriore deterioramento” della situazione. Abdelatty ha ribadito l’impegno dell’Egitto per la sicurezza e la stabilità regionale, sottolineando il sostegno a corridoi umanitari e sollecitando la formazione del comitato tecnico palestinese previsto dal piano di ricostruzione e governance postbellica per Gaza, adottato durante il vertice del Cairo dello scorso marzo.
Il ministro ha manifestato un “categorico rifiuto” di qualsiasi iniziativa che comporti lo sfollamento dei palestinesi o alterazioni della natura geografica e demografica della Striscia di Gaza.






