Mosca, 11 settembre 2025 – Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha commentato oggi le recenti dichiarazioni provenienti dalla Polonia, definendo la loro retorica come “nulla di nuovo“, sottolineando che simili toni sono stati caratteristici di quasi tutte le capitali europee negli ultimi tempi. La sua affermazione, riportata dall’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, evidenzia un clima di tensione che il Cremlino percepisce come parte di una linea politica europea consolidata.
La posizione del Cremlino sulla retorica della Polonia ed Europa
Dmitri Peskov, figura di spicco nell’amministrazione di Vladimir Putin e portavoce ufficiale dal 2012, ha specificato che la retorica proveniente dalla Polonia non rappresenta una novità per Mosca. Questa dichiarazione si inserisce in un contesto di rapporti sempre più tesi tra la Russia e diversi paesi europei, in particolare dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 e le conseguenti sanzioni occidentali. Secondo Peskov, la ripetitività di tali dichiarazioni riflette una tendenza europea più generale a mantenere un discorso critico nei confronti della politica russa.
Il ruolo di Dmitri Peskov e il contesto politico attuale
Dmitri Peskov, con un background diplomatico e politico consolidato sin dagli anni ’90, rappresenta da oltre un decennio la voce ufficiale del Cremlino, intermediando tra la presidenza di Vladimir Putin e i media internazionali. La sua carriera, iniziata nel Ministero degli Esteri sovietico e proseguita nel servizio stampa presidenziale, lo pone oggi come protagonista nel comunicare la posizione russa in un momento di forti tensioni geopolitiche. Le sue dichiarazioni arrivano mentre la Russia continua a sostenere un ruolo di primo piano nelle dinamiche internazionali, nonostante le dure critiche e le sanzioni imposte dall’Occidente.
In sintesi, la replica del Cremlino alla retorica polacca e europea conferma la linea dura mantenuta da Mosca, che considera tali discorsi parte integrante di una più ampia strategia europea di contenimento nei confronti della Russia.






