Mosca, 15 settembre 2025 – Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha confermato ufficialmente una “pausa evidente nei negoziati con Kiev”, definendo lo stallo tra le parti come una fase evidente e attuale. Intervenendo sulle domande relative a un possibile blocco nei colloqui, Peskov ha sottolineato che l’Ucraina non sarebbe ancora pronta ad affrontare una trattativa seria, ridimensionando le richieste di incontri a livello di vertice tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.
La posizione del Cremlino sulla pausa nei negoziati
Secondo Peskov, citato dalle agenzie Tass e Interfax, gli appelli a un incontro immediato sarebbero principalmente di natura emotiva e prive della necessaria preparazione tecnica. Il portavoce ha ribadito che qualsiasi dialogo a livello di leader deve essere preceduto da approfonditi preparativi tra esperti per risultare efficace e non vano. Questa posizione riflette la cautela di Mosca rispetto alla ripresa delle trattative, ponendo condizioni stringenti per il riavvio del confronto diplomatico.
Reazioni internazionali e contesto attuale
In parallelo, la comunità internazionale, in particolare l’Unione Europea e il Regno Unito, ha ribadito con fermezza che nessuna decisione sulla pace può essere presa senza la partecipazione attiva di Kiev. I leader europei hanno espresso il loro sostegno a una pace giusta e duratura, fondata sul rispetto dell’integrità territoriale ucraina, mentre il presidente Zelensky ha dichiarato che ogni accordo esclusivo sarebbe contrario alla pace stessa. Il Regno Unito, rappresentato dal premier Keir Starmer, ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la pressione diplomatica su Mosca, esprimendo scetticismo sulle reali intenzioni russe.
La situazione resta dunque complessa, con un quadro negoziale segnato da pause tecniche e tensioni politiche. Le parole di Peskov confermano la volontà russa di non procedere a incontri affrettati, mentre l’Occidente insiste sul coinvolgimento diretto dell’Ucraina per qualsiasi soluzione pacifica.






