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Cremlino: “Ok all’accordo con gli Usa sul Mar Nero, ma via le sanzioni agricole”

by Redazione
25 Marzo 2025
Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino

Dmitry Peskov | Photo by Пресс-служба Президента России licensed under CC BY 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.en) - alanews.it

Mosca: “Intesa tra Russia e Stati Uniti per implementare una tregua sui siti energetici, con gli Usa svilupperemo misure per l’attuazione per 30 giorni”

Il Cremlino ha recentemente annunciato la sua disponibilità a raggiungere un accordo con gli Stati Uniti riguardo alla sicurezza della navigazione sul Mar Nero, a condizione che vengano revocate le sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati. Questa posizione si inserisce in un contesto geopolitico complesso, dove le tensioni tra Mosca e Washington continuano a influenzare le relazioni internazionali, specialmente in relazione al conflitto in Ucraina.

Accordo sulla sicurezza della navigazione

Le autorità russe hanno confermato che l’intesa sulla sicurezza marittima potrebbe entrare in vigore solo dopo la revoca delle sanzioni agricole. Questo accordo prevede misure specifiche per garantire la sicurezza delle rotte marittime nel Mar Nero, una regione strategica per il commercio globale e l’approvvigionamento di energia. Il Cremlino ha evidenziato l’importanza di questo accordo, sottolineando che la sicurezza della navigazione è cruciale non solo per la Russia, ma anche per i partner commerciali occidentali.

Misure di tregua sugli impianti energetici

In aggiunta, il Cremlino ha annunciato che, in collaborazione con gli Stati Uniti, svilupperà misure per attuare una tregua sugli attacchi agli impianti energetici in Russia e Ucraina. Questa tregua avrà una durata iniziale di 30 giorni, a partire dal 18 marzo 2025, con la possibilità di estensione o cessazione e ritiro dell’accordo in caso di violazione e mancato rispetto da parte di una delle due parti. Questo passo rappresenta un tentativo di stabilire un equilibrio durante un periodo di intensificata tensione militare, dove gli attacchi agli impianti energetici hanno avuto un impatto significativo sulle infrastrutture e sull’economia.

Accuse contro l’Ucraina

Nel contesto di tali sviluppi, il Cremlino ha accusato le forze ucraine di aver preso di mira un gruppo di giornalisti e operatori dei media russi nella zona del fronte, sparando volutamente e provocando la morte di tre di loro. Queste affermazioni, rese dal portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitri Peskov, sono state accompagnate da una forte condanna da parte delle autorità russe, secondo l’agenzia Interfax. Tuttavia, è importante sottolineare che tali accuse non sono state verificate in modo indipendente, lasciando aperte domande sulla veridicità degli eventi descritti.

Riflessioni sui colloqui a Riad

Recentemente, si sono svolti negoziati tra Russia e Stati Uniti a Riad, i cui risultati sono stati successivamente riportati nelle rispettive capitali. Peskov ha dichiarato che i colloqui avevano una natura tecnica e che non ci sarebbero stati annunci di accordi specifici. Questo riflette una certa cautela da parte russa, che sembra voler mantenere un profilo basso riguardo ai progressi nei negoziati, evidenziando al contempo la volontà di continuare il dialogo.

Inoltre, Peskov ha chiarito che non ci sono piani per un incontro trilaterale tra Russia, Stati Uniti e Ucraina, suggerendo che le dinamiche del conflitto rimangono complesse e potenzialmente conflittuali. I rappresentanti russi sembrano preferire trattative bilaterali, mantenendo il focus sulle loro richieste e condizioni.

Contesto delle sanzioni agricole

Le sanzioni agricole imposte dalla comunità internazionale alla Russia sono un tema centrale nei dibattiti globali riguardanti la sicurezza alimentare. Queste restrizioni hanno avuto un impatto significativo sulle esportazioni russe, in particolare in un settore dove la Russia è uno dei principali produttori mondiali di grano e cereali. La richiesta di Mosca di revocare tali sanzioni come condizione per l’accordo sulla sicurezza della navigazione nel Mar Nero mette in evidenza la connessione tra le dinamiche geopolitiche e le questioni economiche.

Nell’attuale panorama internazionale, è evidente che ogni passo verso un accordo richiede una delicata gestione delle relazioni e una comprensione profonda delle implicazioni di tali decisioni. La situazione rimane fluida, con molteplici attori coinvolti e una continua evoluzione delle circostanze.

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