Mosca, 18 dicembre 2025 – Il Cremlino accusa l’Europa di essere ossessionata dal reperire fondi per sostenere la guerra in Ucraina, puntando ad appropriarsi dei capitali russi congelati nei Paesi occidentali. Lo ha dichiarato oggi Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, durante un’intervista all’emittente televisiva Rossiya 24.
Peskov, l’Europa “ossessionata” dai fondi per la guerra
Secondo Peskov, l’attenzione dell’Europa è concentrata unicamente su come finanziare il conflitto in corso, con l’obiettivo principale di sottrarre i capitali russi bloccati all’estero. “Sembra che siano tutti ossessionati da un solo pensiero: come trovare i fondi per continuare la guerra”, ha affermato il portavoce, aggiungendo che “quando parlano di questo denaro, si concentrano principalmente sulla possibilità di rubare i nostri soldi, che sono bloccati lì”.
Queste dichiarazioni arrivano in un momento di crescente tensione finanziaria tra Russia e Unione Europea, dovuta in particolare alle proposte avanzate dal cancelliere tedesco Friedrich Merz di utilizzare le riserve congelate russe — attualmente valutate intorno ai 150 miliardi di dollari — per finanziare l’Ucraina. Il Cremlino ha già anticipato una possibile risposta con misure di ritorsione, tra cui la confisca di beni delle aziende occidentali presenti in Russia, comprese almeno una sessantina di imprese italiane.

Relazioni Usa-Russia “in rovina”, ma resta la volontà di dialogo
Nella stessa giornata, Dmitry Peskov ha commentato anche lo stato delle relazioni russo-statunitensi, definendole “davvero in rovina” ma sottolineando che vi è comunque “una volontà politica di dialogo da entrambe le parti”. Intervistato dal quotidiano russo Izvestia, il portavoce del Cremlino ha specificato che, nonostante il quadro attuale di tensione, permane un’apertura a un confronto diplomatico con Washington.
Questo scenario si inserisce nel contesto di una guerra che ha coinvolto pesantemente la Russia e l’Occidente, con l’Europa impegnata a sostenere l’Ucraina attraverso aiuti militari e finanziari. Le tensioni e le sanzioni hanno inasprito i rapporti, mentre Mosca continua a denunciare quello che definisce un tentativo occidentale di indebolire la Federazione Russa a livello economico e politico.






