Dopo l’annuncio di Merz sulla revoca dei limiti alla gittata dei missili forniti a Kiev
Mosca – Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che gli Stati Uniti sono a conoscenza dell’uso dei missili a lunga gittata forniti all’Ucraina dai Paesi europei per colpire il territorio russo, sottolineando la presenza di componenti americane in questi armamenti. Peskov ha commentato anche la dichiarazione del cancelliere tedesco Friedrich Merz riguardo all’eliminazione delle restrizioni sulla gittata dei missili, definendola una grave escalation e un possibile ostacolo agli sforzi di pace in corso.
Recentemente, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha lanciato un avvertimento significativo, affermando che gli Stati Uniti non possono ignorare l’uso dei missili a lungo raggio forniti dai Paesi europei a Kiev, in particolare per colpire obiettivi all’interno del territorio russo. Questa dichiarazione, riportata dall’agenzia di stampa russa Tass, evidenzia una connessione diretta tra le forniture militari europee e il coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto, poiché i sistemi d’arma in questione sono dotati di “componenti di fabbricazione americana”.
Rimozione delle restrizioni sui missili
La dichiarazione di Peskov è arrivata dopo l’annuncio del cancelliere tedesco Friedrich Merz, il quale ha comunicato che la Germania, insieme ad altri stati europei, ha deciso di rimuovere le restrizioni sulla gittata dei missili forniti all’Ucraina. Secondo il portavoce russo, questa mossa rappresenterebbe una grave escalation del conflitto, complicando ulteriormente le già tese relazioni tra Mosca e l’Occidente.
Consapevolezza degli Stati Uniti
Il portavoce del Cremlino ha sottolineato che, secondo le norme della cooperazione tecnico-militare, ogni Paese deve ottenere il permesso per utilizzare un missile contenente componenti americani. La sua risposta a una domanda sulla consapevolezza di Washington riguardo all’impiego di queste armi è stata chiara: “Beh, in generale sì, certo”. Questo commento suggerisce che gli Stati Uniti siano a conoscenza delle azioni condotte dalle forze ucraine sul campo di battaglia, assumendosi una certa responsabilità.
Preoccupazioni a Mosca
L’intensificarsi delle forniture di armi da parte dei Paesi occidentali ha suscitato preoccupazioni a Mosca, che teme un ulteriore allargamento del conflitto e la possibilità di un’escalation militare. Peskov ha messo in dubbio la veridicità delle dichiarazioni riguardanti la revoca delle restrizioni sulla gittata dei missili, avvertendo che, se confermata, tale decisione potrebbe compromettere i tentativi di raggiungere una soluzione pacifica al conflitto in corso.
Il contesto di queste dichiarazioni è particolarmente significativo, considerando il crescente coinvolgimento della NATO e delle forze occidentali nel conflitto russo-ucraino. L’analisi degli esperti di sicurezza suggerisce che tale escalation potrebbe non solo aggravare le tensioni tra Mosca e Kiev, ma anche avere ripercussioni dirette sulle relazioni diplomatiche tra la Russia e l’Occidente, già fortemente deteriorate negli ultimi anni. L’attuale scenario geopolitico rimane quindi estremamente fragile e suscettibile a ulteriori sviluppi imprevedibili.






