Durante il vertice della Comunità politica europea, svoltosi a margine dell’incontro a Copenaghen, il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un messaggio chiaro e deciso riguardo alla sicurezza dello spazio aereo dell’Unione Europea contro i droni.
Macron e la difesa dello spazio aereo Ue contro i droni e non solo
Il presidente francese ha sottolineato che i droni che violano lo spazio aereo dell’Unione Europea “prendono un grande rischio e possono essere distrutti”. Questa affermazione si inserisce nel quadro delle tensioni crescenti legate alle intrusioni di velivoli senza pilota rilevate recentemente in diversi Paesi europei, come Danimarca, Polonia ed Estonia. Macron ha inoltre ricordato come la reazione alle provocazioni sia stata “equa” e coordinata, facendo riferimento all’attivazione dell’articolo 4 della Nato, che prevede consultazioni tra gli alleati in caso di minacce alla sicurezza.
Il capo di Stato francese ha evidenziato l’importanza di portare a termine le indagini sulle intrusioni sospette verificatesi nello spazio aereo danese, ribadendo che la risposta principale a questi attacchi sarà caratterizzata da “imprevedibilità e una maggiore ambiguità strategica”. “Faremo tutto il necessario per preservare la nostra integrità aerea e territoriale”, ha concluso Macron, sottolineando anche l’impegno costante della Nato sul fianco orientale e il sostegno alla sicurezza dell’Ucraina.
Pressione sulla “flotta ombra” russa
Nel corso dello stesso vertice, Macron ha definito la cosiddetta flotta ombra russa come “una parte importante del modello di business della Russia”, responsabile di fornire tra il 30 e il 40% delle risorse impiegate nella guerra in Ucraina. Il presidente francese ha quindi ribadito la necessità di intensificare i controlli e aumentare la pressione su questa componente strategica, al fine di limitarne l’efficacia e le capacità di supporto al conflitto.
Queste dichiarazioni si inseriscono nel più ampio contesto geopolitico che vede l’Unione Europea impegnata a rafforzare la propria difesa e a sostenere l’Ucraina in un momento di conflitto e tensioni crescenti nella regione orientale.






