Kiev, 16 giugno 2025 – Il conflitto tra Russia e Ucraina continua a segnare un doloroso bilancio umano. Nelle ultime ore, il Ministero della Difesa ucraino ha reso noto di aver ricevuto dalla Russia le salme di ulteriori 1.245 soldati ucraini caduti in guerra. Questo trasferimento rappresenta una tappa significativa nell’ambito dell’accordo raggiunto a Istanbul per il rimpatrio complessivo di 6.000 militari ucraini deceduti, intesa che, secondo Kiev, può essere considerata “completata”.
La restituzione dei corpi dei soldati ucraini
La conferma del completamento della consegna delle salme è arrivata anche da Vladimir Medinsky, consigliere del Cremlino e capo della delegazione russa ai negoziati di Istanbul. Medinsky ha dichiarato che Mosca ha consegnato a Kiev i corpi di 6.060 soldati ucraini, mentre la Russia ha ricevuto da Kiev i resti di 78 militari russi, di cui 51 consegnati proprio oggi. Le autorità russe hanno altresì affermato di essere pronte a consegnare a Kiev i corpi di altri 2.239 soldati russi morti nel conflitto, sebbene questi dati non risultino verificabili in modo indipendente.
Medinsky, ex Ministro della Cultura della Federazione Russa e figura di spicco all’interno del governo di Vladimir Putin, è stato nominato capo della delegazione russa per i negoziati di pace all’inizio del 2022, subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Il suo ruolo in questi scambi è cruciale, nonché simbolico, come parte della strategia diplomatica russa nella delicata gestione del conflitto.
Istanbul, teatro degli scambi e simbolo della mediazione
La città di Istanbul, situata tra Europa e Asia, funge da cornice per questo importante scambio di salme e per i negoziati di pace. Con i suoi oltre 15 milioni di abitanti, è una metropoli storica e strategica, riconosciuta anche dall’UNESCO per il suo patrimonio culturale. Il suo ruolo come sede di mediazione internazionale nel contesto del conflitto ucraino-russo ne sottolinea la rilevanza geopolitica.
La consegna delle salme rappresenta un gesto di rispetto verso le vittime e un passo nel complesso percorso di negoziazione tra i due Paesi, mentre la comunità internazionale osserva attentamente gli sviluppi diplomatici che si stanno svolgendo in questa città simbolica.






