Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rivelato nelle scorse ore di essersi sottoposto a una risonanza magnetica presso il Walter Reed Medical Center. Il tycoon ha detto di essere in ottima forma e che l’esame “era perfetto“, aggiungendo inoltre: “Il medico mi ha detto che il mio referto era tra i migliori che aveva mai visto per uno della mia età”. Ciononostante, le voci che vogliono la salute del presidente statunitense non così “ottima” come afferma continuano a circolare; la domanda sorge quindi spontanea: come sta davvero Donald Trump?
Come sta davvero Donald Trump?
Donald John Trump, nato il 14 giugno 1946, ha ormai 79 anni, un’età in cui la salute diventa un tema centrale per chiunque, specialmente per un personaggio pubblico di tale rilevanza. Dati ufficiali non hanno riportato gravi problemi di salute, e lo stesso Trump si è sempre mostrato attivo e presente in pubblico durante la sua campagna elettorale e dopo la sua rielezione nel 2024. Nei mesi scorsi il presidente aveva affermato di essere in “ottima forma” e di sentirsi “benissimo”. Eppure recentemente il tema della salute di Trump, complici diversi episodi, è diventato di primo piano.
Tra una caduta sulle scale dell’Air Force One e qualche strafalcione linguistico, il presidente americano è apparso sempre più affaticato e molti si chiedono se la sua salute non sia peggiorata. Negli scorsi mesi alcuni lividi particolarmente in rilievo si erano potuti notare sulle mani del tycoon, ma i medici della Casa Bianca avevano presto rassicurato: sono attribuibili a una combinazione di «stretta di mano frequente» e all’uso di aspirina, nota per aumentare la tendenza a sanguinare.
Durante l’estate, era stato annunciato che Trump era stato esaminato per gonfiore alle gambe e gli era stata diagnosticata un’insufficienza venosa cronica, una patologia caratterizzata dal malfunzionamento delle valvole venose che può causare ristagno di sangue e gonfiore, soprattutto negli anziani. Tra i sintomi associati vi sono dolori e crampi alle gambe, vene varicose e cambiamenti cutanei, con trattamenti che spaziano da farmaci a interventi medici più complessi in caso di peggioramento.
Ipotesi di malattie e verità non dette sulla sua salute
Nei mesi scorsi, Donald Trump era stato oggetto di diverse notizie, che si sono poi rivelate infondate. Tralasciando la teoria virale per cui il presidente americano sarebbe morto (suggestione dovuta alle bandiera della Casa Bianca a mezz’asta e ad un post “criptico” di JD Vance), diverse ipotesi parlavano di possibili problemi cardiaci o di stress cronico, dovuti al peso delle responsabilità da gestire uniti all’età avanzata.
Uno dei maggiori fattori di rischio potrebbe derivare dalla dieta mantenuta dall’attuale inquilino della Casa Bianca. Nel corso degli anni Trump ha dichiarato di seguire una dieta controllata e di evitare alcol e fumo, scelta dettata anche dall’esperienza familiare con il fratello maggiore Fred Jr., deceduto per problemi legati all’alcolismo. Ciononostante però, il tycoon è famoso per bere diverse lattine di diet cola al giorno, oltre ad essere fan dei fast food.
Altro dettaglio che potrebbe suggerire una salute ben più compromessa di quanto sembri, vi sono le dichiarazioni del nipote di Trump, Fred Trump III. Il figlio di Fred Jr. aveva affermato a giugno, in un’intervista radiofonica, di riconoscere nel presidente Usa gli stessi “segnali” del declino cognitivo del nonno Fred Trump Sr., morto nel 1999 dopo 8 anni di lotta contro l’Alzheimer. Secondo Fred III, “la difficoltà di mantenere un filo nei discorsi” unita al “linguaggio poco fluido” e al “confondere luoghi e persone” (come nel caso della guerra tra “Azerbaigian e Albania”) potrebbero essere un segnale dell’Alzheimer.






