Bogotá, 11 agosto 2025 – Dopo due mesi di lotta contro le gravi ferite riportate in un attentato, è morto oggi il senatore colombiano Miguel Uribe Turbay, candidato conservatore alla presidenza della Colombia per le elezioni del 2026. L’attacco, avvenuto il 7 giugno scorso durante un comizio nel quartiere Modelia di Bogotá, ha scosso profondamente il Paese, riaccendendo i timori di una recrudescenza della violenza politica nel Paese sudamericano.
Uribe, vittima di un attentato politico: le reazioni internazionali e nazionali
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha espresso solidarietà alla famiglia di Uribe e al popolo colombiano, chiedendo giustizia per la morte del candidato. Su X, Rubio ha sottolineato l’importanza di individuare e punire i responsabili, denunciando un clima di odio politico fomentato dal presidente Gustavo Petro e dal suo governo. Anche in Europa, Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, ha attribuito al presidente Petro e al suo regime la responsabilità politica dell’omicidio, definendo la giornata un lutto per la libertà e la democrazia in America Latina.
Il ministro della Difesa colombiano, Pedro Sánchez, ha confermato che più di cento agenti sono coinvolti nelle indagini sull’attentato, mentre le autorità hanno arrestato cinque persone, tra cui un quindicenne ritenuto l’autore materiale dell’agguato. Il presidente Petro ha condannato l’attacco e ha annunciato un’indagine per chiarire le dinamiche della vicenda, sebbene la sua retorica politica, spesso aggressiva verso l’opposizione, sia stata oggetto di critiche per aver alimentato tensioni sociali.






