Vladimir Putin ha incontrato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi a Mosca: le parole del presidente russo
Il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito il sostegno della Russia al popolo iraniano nel corso dell’incontro al Cremlino con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Le dichiarazioni ufficiali sono state diffuse dalle agenzie russe, confermando l’impegno di Mosca nel mantenere forti legami diplomatici con Teheran in un contesto geopolitico complesso.
Putin conferma il sostegno alla Repubblica Islamica
Durante il colloquio, Putin ha sottolineato che la Russia è impegnata a sostenere il popolo iraniano, senza però entrare nel merito di dettagli specifici su possibili forme di assistenza. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha precisato che il livello e la natura di questo sostegno saranno strettamente legati alle esigenze attuali dell’Iran. “Abbiamo offerto i nostri sforzi di mediazione e abbiamo espresso chiaramente la nostra posizione, che rappresenta un tipo di sostegno per la parte iraniana”, ha detto Peskov a Interfax.
Questa affermazione evidenzia come Mosca intenda mantenere una linea di dialogo aperto e flessibile con Teheran, pronta a modulare il proprio intervento diplomatico e politico in funzione delle richieste iraniane.
Rapporti Russia-Iran: un asse strategico in evoluzione
L’incontro tra Putin e Araghchi si inserisce in un quadro di cooperazione consolidata tra i due Paesi, che condividono interessi strategici nel Medio Oriente e nella scena internazionale. La Russia, sotto la presidenza di Putin, ha rafforzato la sua presenza geopolitica attraverso un approccio che combina diplomazia attiva e sostegno politico a governi alleati, tra cui appunto l’Iran.
Nel corso degli anni, la relazione tra Mosca e Teheran ha visto una crescente collaborazione soprattutto in ambito energetico, militare e politico, con la Russia che si è spesso presentata come contrappeso alle pressioni occidentali sul regime iraniano.
L’attuale sostegno dichiarato da Putin, dunque, conferma la volontà russa di mantenere un ruolo di attore chiave nella regione, offrendo a Teheran un appoggio che potrà evolvere in base alle esigenze e alle dinamiche future.






