Roma, 29 novembre 2025 – Due bambini palestinesi di 10 e 12 anni sono stati uccisi da un drone israeliano a est di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. La notizia è stata confermata dall’ospedale Nasser di Gaza e rilanciata dalle agenzie Wafa e Reuters, che hanno raccolto testimonianze di medici e familiari. I due fratellini, Fadi Tamer Abu Assi e Juma Tamer Abu Assi, sono stati colpiti mentre raccoglievano legna da ardere a Bani Suheila, in un’area considerata sicura dalle autorità israeliane.
Due fratellini uccisi in un raid considerato “sicuro” a Khan Yunis
L’attacco aereo, condotto dall’esercito israeliano (Idf), ha colpito una zona vicino alla scuola Al Farabi, nonché un’area precedentemente indicata come priva di ostilità lungo la cosiddetta Linea Gialla di Gaza. Lo zio dei bambini ha raccontato che il drone ha aperto il fuoco mentre i due stavano aiutando il padre, costretto su una sedia a rotelle, raccogliendo legna. L’ospedale Nasser ha confermato l’arrivo delle salme dei due minori, vittime di quello che viene definito un “attacco aereo”. Solo il giorno precedente, sempre a Bani Suheila, un altro raid israeliano aveva causato la morte di Abdallah Wajdi Rizq Hamad, palestinese ucciso mentre si trovava vicino alla linea di controllo israeliana.
Le autorità sanitarie di Gaza fanno sapere che dall’inizio del cessate il fuoco, il 10 ottobre, sono stati uccisi almeno 354 palestinesi. La situazione nella Striscia rimane estremamente fragile, con la presenza di carri armati israeliani in oltre la metà del territorio e il blocco che impedisce l’ingresso di aiuti umanitari essenziali.
Reazioni nazionali e internazionali: appelli per il rispetto del cessate il fuoco
Nel frattempo, a Roma, si è svolto l’evento “Rebuild Justice. Ricostruire la giustizia”, organizzato dal Global Movement to Gaza in occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Francesca Albanese, esperta e attivista, ha denunciato il “genocidio che continua anche grazie al silenzio mediatico”, criticando la mancata entrata degli aiuti nella Striscia e l’occupazione israeliana. Albanese ha inoltre invitato l’Italia e l’Unione Europea a cessare ogni tipo di commercio e cooperazione militare con Israele, sottolineando la necessità di rispettare i diritti umani e lo stato di diritto.

L’attivista Greta Thunberg, presente all’iniziativa, ha definito il cessate il fuoco “costantemente violato” e ha ribadito che i palestinesi sono ancora sotto attacco. Rispondendo a una domanda sui commenti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Thunberg ha espresso scarso interesse, concentrandosi invece sulla grave situazione umanitaria.
Questi eventi e dichiarazioni sottolineano la complessità e la tensione che continuano a caratterizzare la Striscia di Gaza, dove la fragile tregua sembra costantemente messa a dura prova da violenze e incursioni militari.






