La Wafa denuncia gli arresti e le perquisizioni dell’esercito israeliano a Jenin, in Cisgiordania: ecco tutti i dettagli
Prosegue con intensità l’operazione militare israeliana nel quartiere di Al-Hadaf, a Jenin, in Cisgiordania, dove questa mattina l’esercito israeliano ha condotto un’incursione in diverse abitazioni, come riportato dall’agenzia palestinese Wafa. L’intervento ha comportato perquisizioni, danni alle proprietà e numerosi arresti, effettuati tra spari e intimidazioni, con la presenza di droni a supporto delle truppe.
Scontri e tensioni in Cisgiordania
Nella vicina località di Rumana, un palestinese ha ferito lievemente un soldato israeliano con un coltello, venendo successivamente ucciso da militari dell’IDF (Forze di Difesa Israeliane). L’azione di questa mattina si inserisce in un quadro di crescente violenza: dall’inizio dell’offensiva israeliana, proseguita dalle demolizioni di ieri nel campo profughi di Jenin, sono stati distrutti oltre 100 edifici. Secondo gli ultimi dati, tra la città e il campo profughi si contano 41 palestinesi uccisi, decine di arresti e circa 22 mila sfollati.
Le tensioni si estendono anche al governatorato di Hebron, dove l’esercito ha imposto un isolamento totale, chiudendo gli accessi e vietando la circolazione di veicoli palestinesi sulla superstrada 60, in seguito a recenti attacchi armati contro insediamenti israeliani. Video diffusi mostrano tiratori scelti israeliani appostati sui tetti di abitazioni palestinesi, mentre Hamas ha avvertito che la resistenza continuerà finché si protrarranno le aggressioni e gli attacchi israeliani.
Impatto umanitario e danni infrastrutturali
L’ospedale pubblico di Jenin ha sospeso i servizi di dialisi a causa dei raid che impediscono ai malati di raggiungere la struttura. I quartieri orientali, come Damaj, sono sottoposti a perquisizioni casa per casa, con danni rilevanti a infrastrutture civili, tra cui reti elettriche e idriche. Palestinesi denunciano anche l’incendio doloso del mercato ortofrutticolo cittadino da parte delle truppe israeliane.
Ashraf Natur, del comitato popolare di Jenin, ha sottolineato che il campo profughi resta sotto assedio, con cecchini israeliani sui tetti. Solo nella giornata di ieri, due combattenti palestinesi sono stati uccisi a Damaj, portando a 22 il numero totale dei palestinesi morti dall’inizio dell’offensiva. Un soldato israeliano è rimasto ucciso negli scontri. Inoltre, un anziano di 82 anni è deceduto a seguito di un colpo di arma da fuoco israeliano nei giorni scorsi.
Le operazioni israeliane sono viste da analisti palestinesi come un tentativo di rendere impossibile la vita nei campi profughi, spingendo molte famiglie a fuggire. L’offensiva militare in Cisgiordania rischia così di alimentare ulteriori escalation in un clima già fortemente teso, con gravi conseguenze per la popolazione civile.






