Pechino, 2 dicembre 2025 – Un significativo ridimensionamento dei collegamenti aerei tra Cina e Giappone si sta registrando nel mese di dicembre, con oltre il 40% dei voli cancellati. La misura colpisce più di 1.900 voli, secondo quanto riportato dal Global Times, tabloid del Quotidiano del Popolo, basandosi sui dati forniti da Umetrip. La decisione è parte di un boicottaggio turistico e di viaggio deciso da Pechino, in risposta alle tensioni diplomatiche con Tokyo.
Lo scontro diplomatico tra Cina e Giappone
Il calo dei voli è una conseguenza diretta dello scontro politico tra le due capitali riguardo alla questione di Taiwan. Il 7 novembre scorso, durante una sessione parlamentare, la premier giapponese Sanae Takaichi ha dichiarato che il Giappone potrebbe intervenire militarmente in caso di attacco cinese a Taipei. La Cina considera Taiwan una parte “sacra” e “inalienabile” del proprio territorio, che intende riunificare, anche con la forza se necessario. Pechino ha chiesto a Tokyo di ritrattare le dichiarazioni della premier, definendole “fortemente sbagliate”, mentre il governo giapponese ha escluso questa possibilità.
Impatto sul traffico aereo e sul turismo
L’aeroporto del Kansai, che serve la regione di Osaka, ha subito una diminuzione del 34% dei voli dalla Cina nella seconda settimana di dicembre, come ha affermato Yoshiyuki Yamaya, presidente del Kansai Airports Group. Inizialmente erano programmati 525 voli settimanali tra il Kansai e la Cina. La riduzione avrà effetti immediati e proseguirà nel breve termine.
Nonostante il calo dei collegamenti aerei, le compagnie cinesi non hanno venduto gli slot aeroportuali, ad esempio all’aeroporto internazionale di Tokyo Haneda, uno dei più congestionati al mondo. Questo comportamento suggerisce, secondo gli analisti, che il boicottaggio sia temporaneo e che le relazioni potrebbero normalizzarsi in futuro.
Nel 2025, secondo l’Organizzazione nazionale del turismo giapponese, circa 8,2 milioni di turisti cinesi hanno visitato il Giappone da gennaio a ottobre, con un incremento del 40% rispetto all’anno precedente, a testimonianza dell’importanza del flusso turistico tra i due Paesi prima della crisi diplomatica.






