Pechino, 10 settembre 2025 – Il ministro della Difesa cinese Dong Jun ha ribadito ieri in una videochiamata con il segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth la ferma posizione di Pechino sull’uso di Taiwan come strumento di contenimento della Cina, definendo tale strategia “destinata a fallire”. L’incontro, richiesto dalla controparte americana, si è svolto in un clima di forte tensione, con il rappresentante cinese che ha sottolineato l’importanza di un dialogo aperto fra i due eserciti basato su rispetto reciproco e stabilità.
Tensioni sui rapporti sino-americani e il ruolo di Taiwan
Secondo il resoconto ufficiale dell’agenzia Xinhua, Dong ha evidenziato la necessità di rispettare i reciproci interessi fondamentali e mantenere aperti i canali di comunicazione e scambio. Sul fronte del Mar Cinese Meridionale, il ministro ha ribadito l’impegno della Repubblica Popolare a collaborare con i paesi della regione per preservare la pace e la stabilità, condannando con fermezza violazioni e provocazioni, incluse quelle provenienti da attori extra-regionali.
Nell’ambito delle crescenti tensioni, Pechino ha inoltre espresso una dura condanna per la recente visita dell’ex presidente taiwanese Tsai Ing-wen a Tokyo, ritenuta provocatoria e fonte di preoccupazione per i legami diplomatici tra Cina e Giappone. Il portavoce del Ministero degli Esteri, Lin Jian, ha invitato Tokyo a rispettare il principio della “Unica Cina” e a non inviare segnali errati alle forze separatiste di Taiwan.
Indagine anticorruzione sul ministro Dong Jun
Parallelamente a queste tensioni diplomatiche, il ministro della Difesa Dong Jun è al centro di una vasta inchiesta anticorruzione. Fonti statunitensi citate dal Financial Times riferiscono che Dong è indagato nell’ambito di una campagna voluta dal presidente Xi Jinping per rafforzare il controllo sull’Esercito Popolare di Liberazione. La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha definito tali notizie come “speculazioni”, ma l’indagine ha già portato alla rimozione di altri alti ufficiali militari.
Questa situazione interna mette in luce le difficoltà di Pechino nel mantenere coesa la sua leadership militare mentre si appresta a gestire questioni geopolitiche di grande rilievo, come la rivalità con gli Stati Uniti e la questione di Taiwan, che rimane un punto nodale nelle relazioni internazionali dell’Asia-Pacifico.






