CITTÀ DEL VATICANO – La diocesi polacca di Breslavia condanna con fermezza un aborto avvenuto a nove mesi dalla nascita
La recente protesta della Chiesa polacca contro l’aborto ha suscitato un ampio dibattito in Polonia, un Paese noto per le sue rigide leggi in materia. La diocesi di Breslavia ha emesso una forte condanna riguardo a un caso controverso di aborto eseguito a nove mesi di gestazione, quasi alla nascita. Questo episodio ha riacceso le discussioni sulla sacralità della vita e sull’importanza di ogni nascita, temi cari a Papa Francesco, che ha sempre sostenuto il valore della vita umana.
L’importanza della vita secondo Papa Francesco
Nella nota ufficiale della diocesi, si citano le parole di Papa Francesco: “Ogni bambino che nasce nel grembo materno è un dono che cambia la storia della famiglia”. La Chiesa polacca, richiamando il pensiero del Papa, sottolinea che è fondamentale non rimanere in silenzio di fronte a tali avvenimenti.
Un appello alla riflessione
La diocesi ha esortato la comunità a riflettere sulla cultura della vita nella società contemporanea. “Nessuno può restare in silenzio in questa situazione”, ha dichiarato uno dei rappresentanti ecclesiastici, invitando tutti a pregare affinché ci sia un cambiamento nel modo di pensare.
La posizione della Conferenza episcopale polacca
Contestualmente, un gruppo di esperti della Conferenza episcopale polacca per la bioetica ha preso posizione contro pratiche di aborto che prevedono l’induzione dell’asistolia in feti capaci di vivere autonomamente. Questa pratica, giustificata in alcune circostanze come risposta a presunti rischi per la salute della madre, è stata criticata dai rappresentanti ecclesiastici, che hanno ribadito la necessità di proteggere la vita fin dal suo inizio.
La Chiesa polacca si schiera quindi in modo deciso contro l’aborto, richiamando non solo le norme morali ma anche l’importanza di un dibattito etico che coinvolga tutti i settori della società.






