New York, 13 settembre 2025 – L’indagine sul drammatico omicidio di Charlie Kirk, influente attivista conservatore statunitenseha, ha portato all’arresto di Tyler Robinson, un giovane ventiduenne dello Utah, che ha confessato il delitto. Dietro l’atto violento emerge un intreccio complesso di motivazioni politiche, segnali criptici e un contesto familiare apparentemente normale ma segnato da tensioni e contraddizioni.
Il profilo di Tyler Robinson: da studente modello a killer confesso
Tyler Robinson, 22 anni, vive con la famiglia a St. George, nel sud dello Utah, distante circa 400 chilometri dal campus universitario della Utah Valley University, teatro dell’omicidio. Figlio di Matt e Amber, sposati da oltre venticinque anni, Tyler ha due fratelli minori. Dai social emerge un’immagine di famiglia tradizionale e felice, con vacanze a Disneyland e in Alaska, e la madre che con orgoglio annunciava la sua borsa di studio da 32 mila dollari per la Utah State University. Tuttavia, Tyler ha abbandonato gli studi dopo un solo semestre nel 2021 senza spiegazioni pubbliche.
Nonostante fosse considerato un ragazzo “timido” dalla nonna, secondo alcune fonti Tyler si sarebbe avvicinato alla politica negli ultimi anni, manifestando una crescente ostilità verso figure come Charlie Kirk. Un ex compagno di scuola lo descrive come “piuttosto di sinistra“, in netto contrasto con la famiglia a prevalenza repubblicana e filo-Trump.
Le circostanze dell’omicidio e i messaggi criptici
L’omicidio è avvenuto il 10 settembre 2025, durante un evento universitario organizzato da Kirk, noto per le sue posizioni conservatrici e per la fondazione di Turning Point USA. Tyler Robinson ha sparato un colpo di fucile dal tetto di un edificio, colpendo Kirk al collo, ferendolo mortalmente. Dopo il gesto, il giovane ha nascosto l’arma e i proiettili in un cespuglio nelle vicinanze.
I bossoli recuperati presentavano incisioni particolari: frasi come “Bella ciao“, “Hey fascista, beccati questa!” e “If you read this you are gay lmao” (tradotto: “Se leggi questo sei gay, me la faccio sotto dalle risate“). Alcune di queste iscrizioni riflettono un miscuglio di riferimenti antifascisti, cultura dei videogiochi e linguaggio tipico delle comunità online. Ad esempio, la sequenza di frecce incise sui proiettili è riconducibile a una mossa nel videogioco Helldivers 2, segno della profonda immersione di Tyler nel mondo digitale.
Il governatore dello Utah, Spencer Cox, ha dichiarato che Tyler ha confessato l’omicidio a un amico di famiglia, un pastore, e che sono stati proprio i familiari a consegnarlo alle autorità. Dopo iniziali resistenze, il giovane ha collaborato con l’Fbi. Durante l’arresto, indossava gli stessi abiti con cui era stato ripreso dalle telecamere prima dello sparo.
Charlie Kirk e la sua influenza politica
Charlie Kirk, nato nel 1993 ad Arlington Heights, Illinois, è stato uno dei volti più conosciuti del conservatorismo giovanile americano. Fondatore di Turning Point USA, un’organizzazione nata nel 2012 con l’obiettivo di promuovere valori conservatori nei campus universitari, Kirk era anche conduttore radiofonico e autore di diversi libri.
La sua attività si estendeva a diverse iniziative, tra cui la Turning Point Academy, un’accademia online per studenti, e il Falkirk Center for Faith and Liberty, un think tank di orientamento conservatore e cristiano evangelico. Kirk era noto per la sua vicinanza a Donald Trump e per il suo impegno nella mobilitazione politica giovanile attraverso eventi, dibattiti e campagne elettorali.
Il 10 settembre, durante una tappa del suo tour ‘The American Comeback Tour’ all’università dello Utah, Kirk è stato assassinato mentre affrontava temi politici e culturali in un momento di crescente polarizzazione negli Stati Uniti.
Le teorie del complotto e il clima di tensione politica
L’omicidio di Kirk ha immediatamente generato un’ondata di reazioni e teorie complottiste, amplificate dai social media e da alcune figure di spicco della politica e dell’informazione. Il video dell’attentato è stato analizzato e interpretato da diversi utenti, con sospetti sulle persone presenti sul luogo e sulla presunta premeditazione del gesto.
Alcuni hanno avanzato ipotesi su segnali nascosti e movimenti sospetti tra la folla, mentre altri hanno diffuso false immagini attribuendo la fuga di un uomo a un altro episodio di violenza avvenuto in Nevada. Questi elementi hanno contribuito ad alimentare una narrativa di sfiducia e sospetto che si inserisce in un contesto di crescente radicalizzazione politica e culturale americana.
Le accuse si sono spartite lungo le linee ideologiche: da una parte il governatore dello Utah ha puntato il dito contro l’influenza negativa dei social network, mentre la destra conservatrice ha imputato la responsabilità alla “sinistra radicale” delle università, e la sinistra ha denunciato la cultura delle armi come causa principale della violenza.
Tyler Robinson, contesto familiare e dinamiche personali
La famiglia Robinson, pur descritta come tradizionale e unita, ha vissuto momenti di tensione dopo l’arresto di Tyler. Il padre ha riconosciuto il figlio dalle foto diffuse dall’Fbi e lo ha incoraggiato a collaborare, spingendolo a parlare con un religioso della comunità mormone, che probabilmente ha facilitato la presa di contatto con le forze dell’ordine.
Dalle indagini emerge anche un interesse crescente di Tyler per la politica, ma con una visione fortemente critica e negativa verso Kirk, che secondo lui diffondeva odio. Il giovane studiava per diventare elettricista presso il Dixie Technical College e, dopo l’omicidio, ha scambiato messaggi con il suo coinquilino su Discord, un’app molto usata tra gli appassionati di videogiochi, discutendo di dettagli tecnici legati al fucile e all’occultamento dell’arma.
Nonostante la giovane età, Tyler Robinson si è trasformato in un simbolo del crescente scontro ideologico e culturale che attraversa gli USA, un paese sempre più diviso e segnato dalla violenza politica e sociale.






