Bari, 1 agosto 2025 – Tony La Piccirella, attivista barese e membro dell’equipaggio della nave Handala della Freedom Flotilla, ha annunciato la sua intenzione di intraprendere un’azione legale contro lo Stato di Israele per il sequestro subito durante una missione umanitaria a largo della Striscia di Gaza.
Il racconto dell’attivista sul sequestro
La Piccirella ha descritto l’intervento militare che ha portato al dirottamento della nave: “C’è stato un intervento di venti militari armati che hanno preso possesso dell’imbarcazione, dirottandola in Israele”. Durante l’operazione, durata circa otto ore, l’equipaggio è stato costretto a stendersi a terra sulla coperta, sotto la minaccia delle armi. L’attivista ha definito l’episodio come un “sequestro di persona illegale e illegittimo”, sottolineando la gravità dell’azione compiuta dalle forze israeliane.
La decisione di avviare un percorso penale
Dopo il rimpatrio avvenuto pochi giorni fa, La Piccirella ha deciso di procedere con una denuncia penale nei confronti dello Stato di Israele. Questo passo rappresenta una risposta diretta all’episodio di sequestro dell’equipaggio della nave Handala, impegnata in una missione di solidarietà verso la popolazione della Striscia di Gaza. L’iniziativa legale mira a mettere in luce le presunte violazioni dei diritti umani e le modalità con cui è stato condotto l’intervento militare.
L’attivista barese, uno dei due italiani presenti a bordo, ha voluto così rendere pubblica la propria esperienza e ribadire la volontà di ottenere giustizia per quanto accaduto in mare, durante una missione che aveva come scopo dichiarato la solidarietà internazionale.






