LONDRA, 11 settembre 2025 – Lord Peter Mandelson, figura politica di primo piano del Partito Laburista britannico, è stato rimosso dall’incarico di ambasciatore del Regno Unito negli Stati Uniti a seguito delle ultime rivelazioni sui suoi legami con il defunto finanziere e criminale sessuale Jeffrey Epstein. La decisione, annunciata dal Foreign Office e confermata dalla ministra degli Esteri Yvette Cooper, rappresenta un duro colpo per il premier laburista Keir Starmer, che solo pochi giorni fa aveva difeso pubblicamente Mandelson di fronte al Parlamento.
Caso Epstein, la caduta dell’ambasciatore Mandelson
Peter Mandelson, 71 anni, è stato nominato lo scorso anno ambasciatore a Washington con l’obiettivo di rafforzare la cosiddetta “special relationship“ tra Regno Unito e USA, in particolare durante l’amministrazione Trump. L’ex ministro e influente stratega politico del New Labour, noto anche come “Principe delle tenebre” per la sua abilità politica e i suoi ruoli chiave durante i governi Blair e Brown, si è trovato al centro di un crescente scandalo.
L’ultimo capitolo della vicenda nasce da una serie di nuove prove emerse negli USA, che dimostrano come Mandelson avesse avuto un rapporto più stretto e problematico con Epstein di quanto fosse noto al momento della sua nomina. In particolare, è emerso che Mandelson aveva incoraggiato Epstein a resistere alla giustizia americana durante la sua prima condanna nel 2008 in Florida per sfruttamento sessuale di minorenni, una vicenda segnata da un patteggiamento giudicato da molti come eccessivamente indulgente.
Mandelson aveva più volte espresso rammarico e chiesto scusa per la sua relazione con il finanziere, definendo la loro amicizia come quella tra “migliori amici”. Tuttavia, lo scandalo si è aggravato con la pubblicazione di alcune email che mostrano un coinvolgimento più profondo e un sostegno attivo di Mandelson alle difese legali di Epstein durante i suoi processi.
Le implicazioni politiche e la reazione del governo
Davanti a queste rivelazioni sul caso Epstein, il primo ministro Keir Starmer ha chiesto alla ministra degli Esteri Cooper di procedere con il ritiro immediato di Mandelson dall’incarico. La nota ufficiale del Foreign Office sottolinea come le nuove informazioni sulle email scritte dall’ex ambasciatore abbiano cambiato radicalmente il quadro della sua relazione con Epstein, rendendo insostenibile la sua permanenza nella carica.
La rimozione di Mandelson arriva in un momento di forte pressione politica, con l’opposizione Tory che aveva già chiesto le sue dimissioni e una crescente inquietudine anche tra i membri del Partito Laburista. La vicenda rappresenta un ulteriore imbarazzo per Starmer, che solo 24 ore prima aveva ribadito la sua fiducia in Mandelson durante il Question Time alla Camera dei Comuni.
Peter Mandelson è noto per la sua lunga carriera politica: è stato Commissario europeo per il commercio, ministro in diversi dicasteri chiave e uno dei protagonisti della trasformazione del Partito Laburista nel New Labour. La sua nomina ad ambasciatore negli USA era vista come un riconoscimento della sua esperienza e delle sue capacità diplomatiche, ma la vicenda Epstein ha rapidamente compromesso la sua immagine pubblica e politica.






