Londra, 14 novembre 2025 – Nuovi documenti emersi dagli Epstein files negli Stati Uniti confermerebbero che l’ex principe Andrea era a conoscenza di specifici abusi sessuali commessi dal finanziere pedofilo americano Jeffrey Epstein. La notizia è stata riportata dal tabloid britannico Daily Mirror che ha analizzato alcuni scambi di email risalenti al marzo 2011, tra il terzogenito della regina Elisabetta II e la coppia formata da Epstein e dalla sua complice, l’ex socialite britannica Ghislaine Maxwell.

Caso Epstein, le email che smentiscono la versione ufficiale di Andrea
Le conversazioni online, emerse solo ora, contraddicono le precedenti dichiarazioni di Andrea, che aveva sempre affermato di aver interrotto ogni rapporto con Epstein già nel 2010. In questi messaggi, il principe esprimeva invece uno sfogo, manifestando insofferenza nei confronti dei sospetti pubblici sul suo coinvolgimento: “non ne posso più”. Queste evidenze rafforzano le accuse secondo cui Andrea non solo era consapevole delle violenze sessuali perpetrate dal finanziere, ma avrebbe mantenuto contatti con lui oltre la data dichiarata di rottura dei rapporti.
Conseguenze per la figura reale e il contesto familiare
A seguito dello scandalo, Andrea è stato privato di tutti i titoli reali da re Carlo III e ha perso il diritto di risiedere nel prestigioso Royal Lodge vicino a Windsor. La sua posizione è stata ridimensionata a quella di un cittadino comune, con l’uso del nome anagrafico Andrew Mountbatten-Windsor. Secondo la stampa britannica, questa decisione è stata influenzata anche dalle pressioni dei figli di Carlo e Diana, tra cui il principe William, preoccupati per l’immagine della monarchia.
Nonostante le ultime rivelazioni, Andrea continua a negare di aver avuto conoscenza precisa degli abusi di Epstein e di Maxwell, così come di aver commesso personalmente violenze su una delle vittime principali, Virginia Giuffre, morta suicida in Australia nell’aprile 2025. La figura del principe resta al centro di un acceso dibattito mediatico e istituzionale, mentre emergono nuove prove che gettano ulteriore luce sul legame oscuro tra il membro della famiglia reale e il defunto criminale americano.






