(New York, 30 dicembre 2025) – Jeffrey Epstein, noto finanziere coinvolto in numerosi scandali di abusi sessuali, è stato allontanato dal club privato Mar-a-Lago, proprietà di Donald Trump, dopo prolungate lamentele di una dipendente. La vicenda, riportata dal Wall Street Journal, getta nuova luce sui rapporti tra Epstein e il presidente degli Stati Uniti, tornato in carica nel 2025.
Epstein e Mar-a-Lago: le pressioni di una dipendente e il divieto d’ingresso
Secondo quanto emerso, Epstein non solo frequentava assiduamente il club di Trump in Florida, ma usufruiva anche dei servizi delle dipendenti del centro benessere di Mar-a-Lago, inviate nella sua villa per massaggi a domicilio. Le visite di Epstein al club sono durate per anni fino al 2003, quando un’estetista diciottenne, rientrata dalla villa del miliardario, ha denunciato ai manager del club di essere stata sottoposta a pressioni per prestazioni sessuali. In seguito a questa segnalazione, uno dei manager ha inviato un fax a Donald Trump, sollecitando il divieto d’ingresso a Epstein. La risposta di Trump è stata netta: «La lettera è ben scritta, può essere cacciato». Da allora, Epstein non ha più messo piede a Mar-a-Lago.
Le preoccupazioni di Marla Maples e la difesa della Casa Bianca
Non solo i manager del club, ma anche Marla Maples, seconda moglie di Trump, aveva espresso inquietudini riguardo a Epstein. Maples avrebbe avvertito Trump e altri membri dell’entourage che c’era qualcosa di «strano» in Epstein, manifestando preoccupazione per la sua influenza sul marito e affermando di non voler trascorrere tempo con lui, né desiderare che Trump lo facesse.
Tuttavia, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha definito queste affermazioni come «falsità e insinuazioni per diffamare il presidente». Leavitt ha sottolineato che, indipendentemente dalle ripetizioni di questa storia, Trump «non ha fatto nulla di male» e ha escluso Epstein da Mar-a-Lago perché «era una persona spregevole».
La vicenda si inserisce nel più ampio contesto delle indagini e delle controversie che hanno coinvolto Epstein fino alla sua morte nel 2019, confermando la decisione del presidente di prendere le distanze dal finanziere dopo le prime segnalazioni di comportamenti inappropriati.






