New York, 10 dicembre 2025 – Un giudice federale di New York ha respinto la richiesta di desecretazione dei verbali del gran giurì relativi al caso Epstein, ponendo così un freno alla divulgazione di ulteriori dettagli sulle indagini che coinvolgono la rete di abusi sessuali e traffico di minori orchestrata dal finanziere Jeffrey Epstein e dalla sua ex compagna, Ghislaine Maxwell. La decisione del giudice Paul A. Engelmayer è arrivata dopo mesi di pressioni politiche e legali che volevano fare luce su uno degli scandali più controversi degli ultimi decenni negli Stati Uniti.
La controversia sulla pubblicazione dei materiali del gran giurì
Il Dipartimento di Giustizia aveva promosso la richiesta di rendere pubblici tutti i materiali relativi al gran giurì che aveva indagato su Epstein, sfruttando la recente approvazione dell’Epstein Files Transparency Act, una legge che avrebbe dovuto consentire un’eccezione alle regole di segretezza normalmente vigenti. Tuttavia, il giudice Engelmayer ha stabilito che quei verbali non contengono informazioni nuove o rilevanti sui crimini di Epstein e Maxwell, né rivelano nomi di clienti, complici o luoghi finora sconosciuti alle autorità, smontando così le aspettative di coloro che auspicavano una rivelazione più ampia.
La decisione è stata interpretata come una mossa che evidenzia come la pressione politica, in particolare da parte di figure come l’ex presidente Donald Trump e l’ex procuratrice generale Pam Bondi, fosse più una strategia per alimentare lo scontro mediatico che una reale volontà di trasparenza. Nonostante ciò, la vicenda continua a suscitare grande interesse pubblico e controversie, alimentate anche dalle accuse incrociate tra politici e la diffusione di materiali legali già in parte resi pubblici.
Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell: un intreccio di crimini e potere
Il caso Epstein affonda le sue radici nel 1996, con la prima denuncia per abusi sessuali da parte dell’artista Maria Farmer. Epstein, imprenditore e finanziere di alto profilo, era già noto per i suoi legami con l’alta società e la politica, frequentando personaggi del calibro di Donald Trump, Bill Clinton e persino membri della famiglia reale britannica. Tra il 2000 e il 2002 iniziò un sistema di abusi su minorenni, orchestrato soprattutto grazie all’azione di Ghislaine Maxwell, che reclutava giovani ragazze vulnerabili per Epstein.
Dopo anni di indagini, patteggiamenti controversi e cause civili, Epstein fu arrestato nel 2019 con l’accusa federale di traffico sessuale di minori, ma morì suicida in carcere poco dopo l’arresto, lasciando molti interrogativi e un vuoto di giustizia. Maxwell, invece, è stata arrestata nel 2020 e condannata nel 2022 a 20 anni di carcere per il suo ruolo attivo nel reclutamento e nell’adescamento di minorenni a scopo di abusi sessuali.
Ultimi sviluppi giudiziari e politici
Nei mesi più recenti, Maxwell è stata trasferita in un carcere di minima sicurezza in Texas, dove ha avuto modo di incontrare rappresentanti delle autorità e di rilasciare dichiarazioni che, secondo alcune fonti, avrebbero escluso il coinvolgimento di personaggi politici di primo piano, tra cui Donald Trump. Nel frattempo, la Camera dei deputati continua a esercitare pressioni per ottenere ulteriori testimonianze e documenti, mentre il Dipartimento di Giustizia si mostra cauto nel divulgare nuove informazioni.
La pubblicazione di materiali parziali, come registri di volo, agende telefoniche e liste di nomi, è stata spesso accompagnata da smentite ufficiali e da accuse di manipolazione da parte delle parti coinvolte. Le riprese video della notte del suicidio di Epstein sono state recentemente rese pubbliche dall’FBI, confermando la natura del decesso, anche se non hanno dissipato completamente il clima di sospetto che circonda il caso.
Il caso Epstein e il ruolo di Ghislaine Maxwell restano così al centro di un acceso dibattito legale e politico, con numerosi aspetti ancora avvolti dal segreto e dall’incertezza. Le prossime mosse giudiziarie e le iniziative legislative potrebbero determinare nuovi sviluppi in una vicenda che ha segnato profondamente la percezione pubblica del potere, della giustizia e della protezione delle vittime.






