Città del Vaticano, 17 ottobre 2025 – La visita di Carlo III del Regno Unito e della regina consorte Camilla in Vaticano è fissata per giovedì 23 ottobre. Un evento di grande rilievo, carico di significati storici e spirituali, che si inserisce nel contesto delle celebrazioni del Giubileo, richiamando l’analoga visita compiuta dalla regina Elisabetta II nel 2000.
Un incontro storico con il Papa e una storica preghiera nella Cappella Sistina
Carlo III e Camilla arriveranno a Roma il 22 ottobre, ma la giornata intensa di appuntamenti si concentrerà il 23 ottobre, con l’arrivo del sovrano alle 10:45 nel Cortile di San Damaso e l’udienza ufficiale con Papa Leone XIV prevista per le 11:00. La visita avrà una valenza ecumenica molto significativa, poiché Carlo, in qualità di capo della Chiesa anglicana, pregherà pubblicamente insieme al Pontefice nella Cappella Sistina, un gesto che non si verificava da cinque secoli, ovvero dalla Riforma anglicana.

Successivamente, sempre all’interno del Vaticano, si terrà un evento in Sala Regia dedicato alla cura del creato, tema molto caro sia al sovrano britannico che alla Santa Sede, che da sempre evidenziano un impegno condiviso per la tutela ambientale e la sostenibilità.
Programma pomeridiano e simboli del dialogo ecumenico
Nel pomeriggio i reali proseguiranno il loro percorso a San Paolo Fuori le Mura, dove parteciperanno a una celebrazione dal carattere ecumenico, senza la presenza del Papa. Qui sarà collocato uno “scranno” per Carlo III, destinato a rimanere nella basilica anche dopo la visita, un simbolo tangibile del dialogo e della collaborazione tra Chiesa cattolica e anglicana. Al re verrà inoltre conferito il titolo di “Royal Confrater”. Durante questa visita è prevista la possibile attraversata della Porta Santa del Giubileo da parte di Carlo, un gesto carico di significato spirituale.
La giornata si concluderà con un incontro al Collegio Beda: mentre Carlo terrà un ricevimento, Camilla incontrerà alcune religiose impegnate nella lotta contro la tratta di esseri umani, tema di grande attenzione per la regina consorte.
L’assenza dell’arcivescova di Canterbury Sarah Mullally, la prima donna a ricoprire tale carica, è giustificata dal fatto che il suo insediamento è previsto solo per marzo 2026, eliminando così potenziali complicazioni nel dialogo ecumenico, soprattutto riguardo alle questioni dell’ordinazione femminile, fonte di qualche perplessità tra le due Chiese. Monsignor Flavio Pace, Segretario del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha sottolineato che nonostante le difficoltà riconosciute nei dialoghi del 2006 e 2016, è fondamentale continuare il cammino insieme, rafforzando il dialogo tra cattolici e anglicani.



