Washington, 28 agosto 2025 – A meno di un mese dalla sua nomina, Susan Monarez, la nuova direttrice dell’agenzia sanitaria federale, ha rifiutato di dimettersi nonostante la decisione della Casa Bianca e le pressioni del Segretario alla Salute, Robert F. Kennedy Jr.. La situazione all’interno dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti è precipitata in una crisi istituzionale senza precedenti. Questo rifiuto ha scatenato una serie di dimissioni di alto profilo e acceso un acceso scontro politico che mette a rischio la stabilità della sanità pubblica americana.
Il caso Susan Monarez e lo scontro con la Casa Bianca
Susan Monarez, confermata dal Senato americano solo lo scorso luglio, è la prima non-medica a guidare i CDC in oltre cinquant’anni. Donald Trump aveva scelto Monarez, anche a causa del suo dottorato in microbiologia e immunologia e decenni di esperienza in biosicurezza e preparazione alle emergenze sanitarie, dopo il ritiro della candidatura di David Weldon, noto per le sue posizioni critiche sui vaccini. Monarez ha sempre sostenuto la sicurezza e l’efficacia dei vaccini, posizionandosi in netto contrasto con le linee più dubbie promosse da Kennedy.
Nonostante il sostegno del Senato, l’amministrazione guidata da Trump e Kennedy ha incalzato per un cambio di leadership, con il Segretario alla Salute che ha chiesto la rimozione dei vertici dei CDC entro pochi giorni. Monarez, tramite i suoi legali, ha invece dichiarato di non aver ricevuto alcuna notifica formale di licenziamento e ha sottolineato il proprio impegno come “scienziata integra e dedita alla scienza”, rifiutando di abbandonare il ruolo. Gli avvocati hanno accusato Kennedy e il Dipartimento per la Salute e i Servizi Umani (HHS) di “strumentalizzare la salute pubblica per vantaggi politici, mettendo a rischio milioni di vite americane”.
Dimissioni a catena e conseguenze per la sanità pubblica
La tensione interna è esplosa mercoledì scorso quando quattro dirigenti di primo piano dei CDC, tra cui il capo medico Debra Houry e il direttore del centro che emette raccomandazioni sui vaccini Demetre Daskalakis, hanno annunciato le loro dimissioni. Nelle lettere indirizzate ai colleghi, hanno denunciato un clima “intollerabile” e la crescente politicizzazione della scienza, dichiarando di non poter più svolgere i propri compiti in un contesto così compromesso.
Ex vertici dei CDC, come Mandy Cohen e Anne Schuchat, hanno sottolineato la gravità della situazione, definendo i dimissionari “leader eccezionali” e avvertendo che questa crisi potrebbe compromettere la sicurezza sanitaria nazionale. La situazione è aggravata anche dal recente attacco armato contro la sede dei CDC ad Atlanta, che ha ulteriormente scosso il morale del personale e che molti collegano alla retorica anti-vaccinale promossa da Kennedy.
Contesto politico e il ruolo della Casa Bianca
Questa crisi arriva in un momento di profonda revisione delle politiche vaccinali sotto l’amministrazione Trump, che ha sostituito membri del comitato consultivo dei CDC con figure vicine alle posizioni no-vax e ha limitato l’uso di vaccini Covid. Le ricerche sul presunto legame tra vaccini e autismo sono state affidate a ricercatori controversi, mentre sono state imposte restrizioni sull’accesso ai dati sulla sicurezza vaccinale.
Il caso Monarez richiama la rimozione della governatrice della Federal Reserve, Lisa Cook, anch’essa confermata dal Senato ma poi estromessa dall’amministrazione Trump, e rappresenta un segnale di come la Casa Bianca stia concentrando il potere decisionale a discapito delle conferme parlamentari, aprendo un dibattito sul ruolo reale del Senato nelle nomine esecutive.






