Berlino, 25 agosto 2025 – È al centro di un acceso dibattito politico e sociale in Germania la decisione di collocare Marla-Svenja Liebich, figura di spicco dell’estrema destra tedesca, nel carcere femminile di Chemnitz dopo il cambio legale di genere. Condannata a un anno e mezzo per incitamento all’odio, diffamazione e insulti di matrice neonazista, Liebich ha scelto di dichiararsi persona trans, sfruttando la nuova normativa tedesca sull’autodeterminazione di genere, suscitando così una controversia che investe temi di diritto penitenziario, identità di genere e sicurezza pubblica.
Il caso di Marla-Svenja Liebich: cosa dice la legge tedesca?
Nel luglio 2023, il tribunale distrettuale di Halle ha inflitto a Liebich una condanna senza possibilità di libertà vigilata, confermata in appello, mentre era ancora registrata come uomo e leader del gruppo neonazista Blood & Honour. Tuttavia, nel corso del 2024, Liebich ha formalizzato il cambio di sesso e nome nei registri anagrafici, diventando ufficialmente donna. Questa trasformazione legale nasce grazie a una legge tedesca che consente il cambio di genere con una semplice dichiarazione, senza necessità di ulteriori accertamenti medici o psicologici.
La mossa ha generato un acceso dibattito: da una parte, chi difende il diritto di Liebich di essere trattata secondo il genere dichiarato, dall’altra, chi sospetta che si tratti di una provocazione studiata per eludere la detenzione in un carcere maschile, dove rischierebbe di essere esposta a tensioni e pericoli. Il carattere controverso della scelta è acuito dal passato neonazista e transfobico di Liebich, che aveva definito le persone trans “parassiti della società” e coniato il termine offensivo “transfascisti”. Inoltre, è nota per aver promosso azioni violente e venduto mazze da baseball con lo slogan anti-migranti.
Reazioni politiche e mediatiche in Germania
La stampa tedesca, come il settimanale Der Spiegel, ha messo in dubbio la sincerità del cambio di genere, definendolo probabilmente un abuso della normativa volto a “mettere in imbarazzo lo Stato”. Julian Reichelt, ex direttore della Bild, ha apertamente contestato l’identificazione di Liebich come donna, arrivando a vincere una causa per diffamazione contro Liebich che lo accusava di discriminazione.
Il procuratore capo di Halle, Dennis Cernota, ha confermato che l’inizio della detenzione avverrà effettivamente a Chemnitz, ma ha sottolineato che l’amministrazione penitenziaria valuterà eventuali rischi per la sicurezza e potrà disporre un trasferimento in un altro istituto se necessario. Liebich stessa ha annunciato l’ingresso in carcere per il 29 agosto con un messaggio su X, mostrando un’immagine ironica e provocatoria del suo nuovo ruolo.
🎥📢 Livestream am 29.08. ab 20 Uhr – direkt vor der JVA Chemnitz!
✊ Ich gehe transparent in die Öffentlichkeit, bevor ich meinen Haftantritt antrete.
💬 Presse, Supporter & alle Interessierten: Schaltet ein!#FreeMarla #WirSindMarla #Frauenrechte #Menschenrechte +++ Kann mein… pic.twitter.com/cJ0jLX71Sd— Marla Svenja Liebich (@MarlaSvenjaL) August 25, 2025






