Parigi, 27 ottobre 2025 – Si apre oggi a Parigi il processo a carico di dieci persone accusate di cyberbullismo sessista e diffusione di fake news ai danni di Brigitte Macron, Première dame di Francia dal 2017 e moglie del presidente Emmanuel Macron. La vicenda riguarda una campagna diffamatoria che circola da anni sui social media a livello globale, sostenendo falsamente che la première dame sarebbe stata in passato un uomo.
La campagna diffamatoria contro Brigitte Macron
Secondo quanto ricostruito da un’inchiesta pubblicata da Le Monde, la voce falsa che identifica Brigitte Macron come un uomo transessuale, partendo dal nome di suo fratello Jean-Michel Trogneux, ha assunto negli ultimi anni una dimensione internazionale. La notizia infondata è stata amplificata da diversi influencer, in particolare dall’attivista conservatrice statunitense Candace Owens, figura di spicco del movimento pro-Trump con milioni di follower su piattaforme come YouTube e X. Owens ha prodotto una serie di otto episodi intitolata Becoming Brigitte, seguita da milioni di utenti, in cui sostiene teorie complottiste non solo sulla presunta identità di Brigitte Macron, ma anche su un presunto coinvolgimento della coppia presidenziale in programmi segreti della CIA.
L’avvocato americano della coppia, Tom Clare, ha confermato che i Macron sono disposti a presentarsi in un tribunale del Delaware, sede della causa civile intentata contro Owens e altri, e a sottoporsi a test medici per dimostrare inequivocabilmente l’identità sessuale femminile di Brigitte, che nel frattempo ha scelto di far comparire pubblicamente anche suo fratello ottantenne, Jean-Michel, per smentire categoricamente le menzogne diffuse.
Nuovi sviluppi nella vicenda: nome sbagliato nel sito delle imposte
L’anno scorso, un episodio a ulteriore conferma delle difficoltà affrontate dalla Première dame è avvenuto quando, consultando il proprio account personale sul sito delle imposte francesi, Brigitte Macron ha trovato al posto del suo nome quello del fratello Jean-Michel, come ha raccontato Tristan Bomet, capo di gabinetto dell’Eliseo. Nonostante i tentativi di risolvere la situazione, il problema non è stato eliminato subito, spingendo Brigitte a presentare una denuncia per chiarire le responsabilità. Due persone sono state identificate come potenzialmente coinvolte, rafforzando le ipotesi di un attacco mirato contro la famiglia Macron.






