Parigi, 29 dicembre 2025 – La Francia si trova divisa sull’opportunità di un omaggio nazionale a Brigitte Bardot, icona del cinema e attivista per i diritti degli animali, scomparsa ieri all’età di 91 anni nella sua residenza di Saint-Tropez. La proposta di un tributo ufficiale è stata sollevata da alcuni esponenti politici di destra, mentre la sinistra manifesta forte opposizione.
Il dibattito politico sull’omaggio nazionale a Brigitte Bardot
L’invito a un omaggio nazionale per Brigitte Bardot è stato promosso da Éric Ciotti, figura di spicco della destra radicale e leader del partito Udr, alleato del Rassemblement National (RN). Ciotti ha chiesto al presidente Emmanuel Macron di organizzare una commemorazione pubblica simile a quella dedicata nel 2017 al cantante rock Johnny Hallyday, la cui morte aveva suscitato una partecipazione massiccia e sentita in tutta la Francia.
Tuttavia, la proposta non ha trovato unanimità nel panorama politico. Olivier Faure, segretario del Partito Socialista (PS), ha espresso un netto rifiuto, sottolineando che gli omaggi nazionali sono riservati a chi ha reso “servizi eccezionali alla Nazione”. Pur riconoscendo il ruolo di Bardot come “attrice emblematica della Nouvelle Vague” e figura solare del cinema francese, Faure ha evidenziato come l’attrice avesse “voltato le spalle ai valori repubblicani” ed era stata “pluri-condannata dalla giustizia per razzismo”. Questa posizione riflette la complessità della figura di Bardot, amata per la sua arte ma controversa per le sue posizioni politiche e sociali.
Un’icona controversa del cinema e dell’attivismo
Brigitte Anne-Marie Bardot, nata a Parigi nel 1934, è stata una delle attrici più celebri e influenti del cinema francese degli anni Cinquanta e Sessanta. La sua carriera artistica è stata segnata da ruoli iconici, che l’hanno consacrata come simbolo di bellezza e libertà, nonché emblema della cultura pop e della rivoluzione dei costumi.
Dopo il suo ritiro dal cinema nel 1974, Bardot si è dedicata con passione all’attivismo per i diritti degli animali, fondando nel 1986 la Fondation Brigitte Bardot per il benessere degli animali. Tuttavia, la sua immagine pubblica è stata spesso offuscata da dichiarazioni politiche e ideologiche di stampo conservatore e da condanne giudiziarie per accuse di razzismo, elementi che ne hanno complicato la percezione pubblica e alimentato controversie.
La discussione sull’eventuale celebrazione nazionale di Bardot riflette quindi un confronto più ampio sulla memoria culturale e politica della Francia, in cui si intrecciano arte, attivismo, storia personale e valori repubblicani. Il presidente Macron e il suo esecutivo avranno il compito di valutare se e in quale forma rendere omaggio a una figura tanto amata quanto divisiva nella società francese contemporanea.





