Rio de Janeiro, 19 giugno 2025 – Al termine di un vertice bilaterale svoltosi a margine del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, è stata ribadita con forza la priorità attribuita all’utilizzo delle valute locali negli scambi commerciali tra i Paesi del BRICS. In una nota congiunta, il presidente russo Vladimir Putin e la presidente della Nuova Banca di Sviluppo (NDB), Dilma Rousseff, hanno sottolineato l’importanza di questa strategia per affrontare le sfide economiche del gruppo e ridurre la dipendenza dal dollaro statunitense.
La spinta verso l’indipendenza monetaria dei BRICS
L’instabilità del dollaro e le recenti politiche tariffarie adottate dagli Stati Uniti hanno rilanciato il dibattito tra le autorità dei BRICS sulla necessità di una maggiore autonomia monetaria. Nel corso dell’incontro, Dilma Rousseff ha evidenziato i progressi compiuti nella progettazione di un sistema di conversione delle valute basato su token digitali, confermando l’intenzione di sviluppare una piattaforma digitale comune per facilitare i pagamenti interni tra i Paesi membri.
Questo progetto, lungamente discusso negli anni passati, rappresenta un tentativo concreto di affrancarsi dalle dinamiche dominanti del mercato globale, ancora fortemente influenzate dal dollaro. Un tempo, l’idea di una moneta unica per i BRICS era stata sostenuta anche da figure di spicco come l’allora presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva. Tuttavia, tale ipotesi aveva suscitato forti reazioni, tra cui minacce di dazi fino al 100% da parte dell’amministrazione statunitense guidata da Donald Trump.
Il ruolo strategico della Nuova Banca di Sviluppo
La Nuova Banca di Sviluppo, istituita come istituto creditizio del BRICS, continua a giocare un ruolo centrale nello sviluppo di queste iniziative. Dilma Rousseff, alla guida della NDB dal 2023, ha confermato l’impegno della banca nel sostenere strumenti finanziari innovativi e nella promozione di politiche economiche che favoriscano la cooperazione multilaterale e la resilienza economica dei Paesi membri.
Il vertice di oggi sottolinea dunque la crescente volontà dei BRICS di rafforzare la propria autonomia economica e di creare strumenti finanziari alternativi che possano affrontare le sfide poste dall’instabilità delle valute tradizionali e dalle tensioni geopolitiche internazionali.






