Secondo quanto dichiarato dalla Cina, i Paesi del BRICS non hanno intenzione di avere un confronto con gli USA a causa delle minacce di Trump
In un momento di crescente tensione commerciale a livello globale, la Cina ha voluto chiarire la posizione dei Brics in risposta alle recenti minacce del presidente statunitense Donald Trump. La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha sottolineato che il gruppo dei BRICS non mira a uno scontro con gli Stati Uniti, nonostante le misure protezionistiche varate da Washington.
La posizione della Cina sui dazi e il protezionismo
Secondo Mao Ning, la Cina ha ribadito più volte che le guerre commerciali non hanno vincitori e che il protezionismo non rappresenta una soluzione ai problemi economici. Le recenti dichiarazioni di Trump, che ha minacciato di imporre un dazio aggiuntivo del 10% su beni provenienti dai Paesi allineati ai Brics, sono viste da Pechino come un passo che potrebbe aggravare le tensioni già elevate tra le due potenze. La portavoce ha invitato a una gestione prudente delle relazioni commerciali per evitare ripercussioni negative sull’economia globale.
Le ripercussioni sui mercati e le tensioni globali
L’annuncio dei nuovi dazi ha avuto un impatto immediato sui mercati asiatici, con le Borse di Tokyo, Shanghai, Hong Kong e altre piazze finanziarie in forte calo. Il Nikkei ha perso il 6,02%, mentre l’Hang Seng Tech ha subito una contrazione del 13,95%. Questi movimenti riflettono i timori di una possibile recessione globale e di un’escalation in una guerra commerciale su larga scala. Moody’s ha evidenziato come le incertezze derivanti dalle nuove tariffe possano rallentare la crescita economica mondiale, anche nel caso in cui i dazi venissero in seguito ridotti.






