Brasilia, 23 agosto 2025 – Il Tribunale Supremo Federale del Brasile (STF) ha emesso una seconda condanna nei confronti di Carla Zambelli, ex deputata brasiliana di origini italiane, colpevole di minacce, coercizione e porto abusivo di armi da fuoco, condannandola a cinque anni e tre mesi di reclusione. Attualmente, Zambelli si trova agli arresti nel carcere romano di Rebibbia, in attesa di estradizione verso il Brasile.
Dettagli della seconda condanna e contesto giudiziario
Questa nuova sentenza si aggiunge a quella precedente, che le aveva inflitto una pena di dieci anni per essere stata ritenuta l’autrice intellettuale di un grave sabotaggio informatico al sistema del Consiglio Nazionale di Giustizia (CNJ). Il secondo verdetto riguarda un episodio del 2022, durante la campagna elettorale, in cui la deputata bolsonarista si rivolse minacciosamente a un oppositore politico con una pistola in mano, un video che aveva rapidamente fatto il giro dei social network. La sentenza è stata approvata con una maggioranza di nove voti favorevoli e due contrari, mentre l’avvocato difensore Fabio Pagnozzi ha già annunciato il ricorso in appello.
La richiesta per l’estradizione di Zambelli
Zambelli, che ha la cittadinanza italiana, era fuggita dal Brasile dopo la prima condanna, arrivando a Roma tramite Miami. L’ex deputata è stata arrestata il 29 luglio scorso su richiesta dell’Interpol, inserita nella lista rossa dei ricercati a livello internazionale. Il governo brasiliano, guidato dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva, ha sottolineato l’importanza della sua estradizione, temendo che Zambelli possa tentare nuovamente la fuga. Da Roma, Zambelli si dichiara una “perseguitata politica” e nega ogni accusa.






