Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha ribadito la volontà del governo di procedere con lo sviluppo delle perforazioni petrolifere nell’area del Margine Equatoriale, alla foce del Rio delle Amazzoni. In un’intervista alla Tv Rede Amazonica, Lula ha sottolineato che la compagnia energetica statale Petrobras dispone dell’esperienza necessaria per condurre queste operazioni “senza causare incidenti ambientali”.
Trivellazioni responsabili nell’Amazzonia
Lula ha precisato che l’Amazzonia non è intoccabile, ma deve essere esplorata “con responsabilità, per mare e per terra”. Il presidente ha aggiunto: “Sappiamo cosa significa prendersi cura della foresta. Per questo stiamo rispettando tutte le fasi” del processo autorizzativo.
In questo contesto, l’Istituto brasiliano dell’Ambiente e delle Risorse naturali rinnovabili (Ibama) ha dato il via libera allo svolgimento di test che simulano emergenze ambientali, ultimo passaggio per il rilascio della licenza di perforazione al largo della costa dell’Amapá. In passato, l’Ibama aveva respinto il progetto per problemi tecnici e per le preoccupazioni legate agli impatti sulle comunità indigene e sulla fauna locale, facendo seguito alle proteste ambientaliste che temono un danno all’ecosistema e agli impegni sulle emissioni.
Risorse petrolifere e sviluppo economico
Secondo uno studio di Petrobras, i giacimenti al largo di Amapá, Amazzonia, Maranhão, Piauí, Ceará e Rio Grande do Norte contengono riserve potenziali di 5,6 miliardi di barili, un aumento del 37% rispetto alle attuali riserve brasiliane di 14,8 miliardi.
La compagnia ha recentemente stabilito un nuovo record di produzione giornaliera nel giacimento di Búzios, a circa 180 chilometri dalla costa di Rio de Janeiro, superando la soglia dei 900mila barili al giorno. Questo giacimento, che si trova a oltre 2mila metri di profondità sul fondale marino, potrebbe diventare il più grande produttore di greggio del Brasile entro il 2025.
Nel quadro regionale, il Brasile ha recentemente siglato un importante accordo di libero scambio con l’Unione Europea e gli altri Paesi del Mercosur, che mira a rafforzare i legami commerciali e a sostenere la crescita economica, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e alla lotta alla deforestazione.





