Sydney, 16 dicembre 2025 – Un video in stile propaganda dello Stato Islamico (Isis) è stato scoperto dalla polizia australiana durante le indagini sull’attacco terroristico avvenuto a Bondi Beach, Sydney, che ha causato la morte di 15 persone innocenti. Le autorità hanno sequestrato il filmato in un raid a Campsie, luogo utilizzato come base operativa dai presunti attentatori Said e Naveed Akram. Il video mostra i due uomini in posa armata mentre esprimono opinioni estremiste.
Il ritrovamento del video Isis e le indagini sulla strage di Bondi Beach
Secondo quanto riportato dal Daily Telegraph e citato da Sky News Australia, il ritrovamento del video conferma che l’attacco era stato pianificato con cura. “È difficile non guardare questo video e non pensare che l’attacco non fosse pianificato”, ha dichiarato una fonte di alto livello della polizia. Le immagini mostrano Said e Naveed Akram mentre si esercitano per l’attacco, rafforzando la convinzione della premeditazione del gesto.
L’attentato, avvenuto durante la festa ebraica di Chanukah, ha provocato forti polemiche sulla sicurezza degli eventi pubblici, soprattutto dopo le dichiarazioni contrastanti sulle risorse di polizia dispiegate. Il premier del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, ha precisato che erano presenti almeno tre agenti a Bondi Beach, con altri 20 che sono intervenuti rapidamente. Tuttavia, la comunità ebraica ha espresso preoccupazioni riguardo al livello di sicurezza garantito in un evento potenzialmente sensibile.
L’eroismo di Ahmed Al Ahmed e il riconoscimento ufficiale
In seguito all’attacco a Bondi Beach, il Primo ministro australiano Anthony Albanese ha visitato Ahmed Al Ahmed, il 43enne che ha disarmato uno degli attentatori a mani nude, impedendo ulteriori vittime. Ricoverato in ospedale per le ferite riportate, Ahmed ha inviato un videomessaggio di ringraziamento dalla sua stanza, esprimendo gratitudine e speranza di guarigione. Albanese ha definito Ahmed un “vero eroe australiano”, sottolineando il suo coraggio e la sua umiltà.
Il gesto di Ahmed ha avuto una risonanza internazionale, soprattutto in un contesto segnato dall’aumento degli attacchi terroristici legati allo Stato Islamico, notoriamente noto per la diffusione di video propagandistici che incitano alla violenza. Ahmed, di origine araba e musulmana, è diventato simbolo di resistenza civile contro il terrorismo, in un momento di tensione tra diverse comunità.
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