L’esercito israeliano (IDF) ha confermato oggi di aver condotto una serie di raid aerei mirati contro siti strategici di Hezbollah nel Libano meridionale e nella valle orientale della Bekaa, intensificando le operazioni militari lungo il confine con il Libano. Fonti militari israeliane parlano di attacchi “limitati e mirati” volti a distruggere infrastrutture che rappresentano una minaccia diretta per le comunità israeliane del nord.
Attacchi mirati in Libano e reazioni internazionali
Secondo il comunicato ufficiale delle Forze di Difesa israeliane, i raid hanno colpito un sito di produzione e stoccaggio di armi strategiche appartenenti a Hezbollah nella valle della Bekaa, nonché infrastrutture militari nella città di Zrariyeh, nel sud del Libano. Le autorità israeliane hanno sottolineato come la presenza di tali strutture costituisca una chiara violazione degli accordi tra Israele e Libano.
Intorno alle 13, l’aviazione israeliana ha esteso i bombardamenti ad altre località nel sud libanese, tra cui la cittadina di Ansar nel distretto di Nabatiye, colpendo con precisione obiettivi militari e postazioni sospette di Hezbollah. I media libanesi riferiscono inoltre di attacchi nelle zone dell’Antilibano, in particolare attorno a Janta, Sharaa e Qudsaya, nelle regioni di Baalbeck e Zahle.
Gli Stati Uniti hanno espresso sostegno alle operazioni israeliane, definendole “in linea con il diritto di Israele alla difesa dei propri cittadini”, mentre il Pentagono ha confermato l’importanza di una soluzione diplomatica duratura per garantire la sicurezza della regione. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha ribadito la necessità di una de-escalation delle tensioni in Medio Oriente, auspicando sforzi diplomatici per arrivare a un cessate il fuoco.
Contesto e implicazioni militari
L’azione israeliana si inserisce in un quadro di tensioni regionali crescenti, con Hezbollah che da anni rappresenta un attore militare e politico di rilievo in Libano, sostenuto dall’Iran e impegnato in numerosi conflitti nella regione. Le attuali operazioni riflettono la volontà di Israele di contenere quella che definisce una minaccia concreta e immediata alla propria sicurezza nazionale.






